Crisi idrica, l’anno nero del turismo, albergatori, “costi aumentati e pessime recensioni”
Enna-Cronaca - 09/12/2024
Il 2024, che è ormai agli sgoccioli, può essere certamente definito come uno degli anni più neri per il turismo ad Enna. La Pandemia è stata devastante ma l’intero settore, pur con mille difficoltà, insieme a tutto il sistema produttivo, tra cui la ristorazione che a Enna riveste un ruolo cruciale, si è ripreso grazie anche agli aiuti, tra cui i famosi ristori.
Le denunce della Cna
L’emergenza idrica rischia di essere ancora più penalizzante per due motivi: non c’è una data, nemmeno indicativa, sulla fine della crisi dell’acqua, e dall’altro non c’è traccia di ristori, più volte richiesti, specie dalla Cna. ““Per la Regione siciliana esistiamo pure noi?” è la domanda che ormai da settimane pone la Cna con il suo presidente Giuseppe Nicoletti.
“Costi aumentati ma i prezzi li abbiamo bloccati”
Quali sono i sacrifici sostenuti dagli albergatori? Lo svela Pamela Giunti, che gestisce delle strutture recettive. “Sosteniamo dei costi incredibili, infatti per garantire l’acqua nelle nostre strutture si è verificato un aumento del 20 per cento. E non possiamo ribaltarli sul prezzo delle camere, infatti i prezzi sono bloccati da tempo anche perché spesso sono prenotazioni risalenti al periodo precedente all’esplosione dell’emergenza idrica. I costi non sono l’unico problema”.
Ci sono turisti che sono scappati
Ma non è solo un problema di costi, come assicura Marilisa Milano, presidente dei giovani imprenditori della Cna ed anche lei titolari di alcune strutture. “Gli ospiti – dice Milano – che sono rimasti per qualche minuto senza acqua sono andati via lasciando le camera e scrivendo delle pessime recensioni sulle piattaforme dedicate con ricadute sull’immagine e sulla nostra reputazione che pagheremo nei prossimi anni”
Il danno d’immagine
“Per chi lavora nelle strutture recettive, le recensione è importante ed il lavoro fatto in tutti questi anni per garantire una qualità eccellente nella nostra provincia viene fortemente penalizzato da un disagio, quale è la carenza idrica. Noi imprese non siamo in grado in reggere questa situazione” conclude l’imprenditrice.