Il Natale senza acqua a Enna, famiglie separate e menù surgelati
Enna-Cronaca - 08/12/2024
Sarà un Natale anomalo per le famiglie ennesi, come lo fu, ma per motivi diversi, quello segnato dal Covid-19. Le feste saranno condizionate dall’acqua, o meglio dalla sua assenza, considerata la drastica turnazione dell’approvvigionamento idrico.
La turnazione d’acqua
Le ipotesi, più che probabili se uno dei pozzi Bannatelle, quello indicato con il numero 5 entrerà a regime nei prossimi giorni o a ridosso delle feste, di scendere da 6 a 5 giorni d’acqua non è che allettino molto gli ennesi, alcuni dei quali sono reduci dalla manifestazione del 6 dicembre organizzata dal Comitato Senz’Acqua Enna. Il Natale è la festa delle famiglie che si riuniscono e che soprattutto mangiano insieme.
Il Natale senza acqua, “famiglie separate”
Questo vuol dire un uso cospicuo di acqua sia per preparare sia per lavare: ce ne vorrà tanta in quel periodo ma quanti potranno permettersi un Natale in famiglia con una fornitura d’acqua così scarna?
“Per quanto mi riguarda – racconta a ViviEnna una donna, tra quelle che hanno partecipato al corteo – resterò a casa con mio marito e mio figlio: sono costretta a rinunciare alla cena della Vigilia ed al pranzo di Natale con i miei genitori ed i fratelli, come abbiamo sempre fatto, tranne nel periodo della Pandemia. Non riusciremmo ad avere acqua a sufficienza per 20 persone, per cui ci siamo organizzati per vederci dopo aver mangiato ognuno nelle rispettive case. Ringrazio caldamente, tutti coloro che ci hanno portato a queste condizioni con la beffa di dover pagare le bollette dell’acqua nonostante una evidente interruzione del servizio idrico. Solo qui accadono fatti del genere”.
Andare in bagno è un lusso
Non è solo il cibo o la pulizia della casa post abbuffata natalizia il problema legato al consumo. “Se dovessi invitare tutta la mia famiglia a Natale, come accade da ormai 25 anni – riferisce una commerciante ennese – ogni componente, giustamente, avrebbe bisogno del bagno. L’acqua finirebbe in poco tempo, per cui c’è anche il problema dei servizi igienici che non possiamo permetterci”.
Il Natale “surgelato”
Ma sarà anche il Natale con menù surgelati. “Lavare le verdure, con le scorte d’acqua a disposizione – dice una casalinga ennese – contribuirebbe a svuotare i serbatoi, per cui l’unica soluzione è quella di ricorrere ai surgelati. Quando vado al supermercato, per quanto mi riguardo una volta la settimana, il banco dei surgelati è sempre saccheggiato. Questo la dice lunga su come sono cambiate le nostre abitudini alimentari”.
Tutto in plastica
C’è chi non rinuncerà alle riunioni familiari alla Vigilia ed a Natale. “Sì, però, useremo piatti e bicchieri di plastica”