Troina

Lavori finiti al Blufi, Ancipa solo per i 5 Comuni ennesi

Stop alla guerra dell’acqua nella Sicilia centrale. E’ stato realizzato in tempi record da Siciliacque il bypass da 1 chilometri e mezzo dell’acquedotto Blufi. Si tratta, in pratica, di una nuova porzione di acquedotto che consentirà di collegare i pozzi di Butera ai serbatoio di smistamento dell’acquedotto destinati al Nisseno. L’opera, necessaria al funzionamento dell’acquedotto in senso inverso, è stata portata a termine in 5 giorni ovvero dalla mattina di sabato 30 novembre a quella di giovedì 5 dicembre.

Il distacco dall’Ancipa

Questo vuol dire che, non appena si riempiranno i serbatoi, Caltanissetta e San Cataldo, saranno autonomi dall’Ancipa, per cui l’invaso sarà solo nella disponibilità dei 5 Comuni ennesi: Troina, Gagliano, Nicosia, Cerami e Sperlnga.

I lavori a tempo di record

Nel complesso sono state 10 le imprese che, sotto il coordinamento di Siciliacque, hanno lavorato contemporaneamente impiegando complessivamente 79 operai, 18 escavatori, 21 furgoni attrezzati e 19 stazioni di saldatura.

Nel corso della mattinata di ieri, subito dopo aver terminato i lavori, sono state effettuate le manovre finalizzate al riempimento della tubazione che dal pomeriggio del 6 dicembre sta portando l’acqua dai pozzi di Butera, realizzati da Caltaqua, sino al serbatoio di Cozzo della Guardia, per consentire l’approvvigionamento di Caltanissetta e San Cataldo. La nuova infrastruttura andrà a regime nell’arco della giornata di oggi. E questo permetterà di “restituire” l’acqua dell’ncipa ai territori della Sicilia centrale che erano stati disconnessi.

L’aiuto che viene dal cielo

Intanto un aiuto viene dal cielo. Le piogge degli ultimi giorni hanno avuto un impatto positivo sulla raccolta idrica in una sicilia che resta, comunque, grandemente assetata.

A beneficiare delle piogge è stato soprattutto l’invaso dell’Ancipa che si è innalzato inizialmente di un metro, poi di quasi 6 metri con le successive piogge. Adesso l’acqua raccolta dalla diga ha raggiunto 1 milione e settecento mila metri cubi secondo quanto verificato durante un sopralluogo del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, accompagnato dal dirigente generale del Dipartimento regionale della Protezione Civile, Salvo Cocina. Tra gli invasi monitorati durante un sorvolo in elicottero, oltre la diga Ancipa, anche la diga Gammauta, il lago di Piana degli Albanesi, le dighe Castello, Prizzi, Leone, Rosamarina, Poma e Scanzano.

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Redazione
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