La marcia del Comitato a Enna, “vergogna, basta con l’acqua ai privati”
Enna-Cronaca - 06/12/2024
Circa 300 persone si sono presentate in Piazza Garibaldi, davanti alla sede della Prefettura di Enna, per partecipare alla manifestazione organizzata dal Comitato Senz’Acqua Enna per denunciare la gestione dell’emergenza idrica che continua a stringere in una morsa la città.
Cartelli, striscioni e fischietti
Cartelli, striscioni e fischietti sono apparsi nel corteo che ha il suo epilogo davanti alla sede di AcquaEnna, il gestore del servizio idrico, più volte contestato dal movimento, presieduto da Monia Parlato, che ha anche presentato un esposto in Procura per interruzione di pubblico servizio, da cui è scaturita l’inchiesta dei magistrati sull’emergenza idrica.
Contro la gestione privata
I partecipanti hanno rilanciato, ancora una volta, il tema della gestione pubblica dell’acqua, chiedendo, a gran voce, lo stop all’affidamento alla società privata. Alcuni Consigli comunali ennesi hanno votato mozioni per impegnare le amministrazioni a risolvere il contratto tra AcquaEnna e l’Ati, l’assemblea che riunisce i sindaci dell’Ennese.
Le fonti e le bollette
I manifestanti contestano, inoltre, la poca chiarezza sull’approvvigionamento idrico: dopo il distacco dall’Ancipa, la città di Enna continua ad avere una turnazione idrica piuttosto drastica, pari a sei giorni, grazie a due fonti, il pozzo Bannatelle 3 ed il surplus proveniente da Leonforte. Gli interrogativi sono sull’operatività degli altri pozzi, Bannatelle 2 e 5, che non sono ancora legati alla rete comunale.
E poi c’è il tema delle bollette, tra le più care in Italia, e nei mesi scorsi lo stesso Comitato, attraverso lo staff legale, ha provveduto alle prime contestazioni. Alla marcia anche rappresentanti del commercio e dell’artigianato ennese che sono stati fortemente penalizzati dalla crisi idrica: i costi sono triplicati considerato che tanti sono stati costretti a comprare nuovi serbatoi ed acquistare acqua ai privati. “Vergona”, “Senza acqua non si lavora”, “Acqua mal gestita”, “Basta con le bollette più care d’Italia” recitano alcuni cartelli esposti dai manifestanti che hanno criticato in modo aspro la classe politica, locale e regionale per via di un’assenza di programmazione che avrebbe potuto lenire i gravi disagi patiti dalla popolazione.
Amministratori locali nel mirino
Nel mirino sono finiti gli amministratori locali e provinciali. “Dove è il sindaco di Enna? Dove è il presidente dell’Ati? Dove sono i sindaci? Dove è la politica? ha detto al megafono Giampiero Alfarini, uno dei legali del Comitato Senz’Acqua Enna, che ha invitato la popolazione a scendere in piazza insieme a loro. “Siamo una comunità senza acqua, dovreste essere qui tutti insieme a noi: è una vergogna indicibile”.