Ancipa, Uil, “crisi è figlia di omissioni, Regione trovi soluzioni”

“Il caso Ancipa è figlio di omissioni e ritardi nell’attuazione di una politica delle risorse idriche degna di questo nome. Oggi, si rischia una guerra dell’acqua che gli abitanti ennesi, come quelli nisseni, stanno solo subendo sulla propria pelle”. Lo afferma Enzo Savarino, coordinatore con delega sulla provincia di Enna per la Uil Sicilia.

“Garantire il diritto all’acqua”

“I sindaci di Troina, Gagliano Castelferrato, Cerami, Nicosia e Sperlinga stanno dando voce, com’è loro diritto-dovere istituzionale, alla disperazione dei propri concittadini e nessuno dica che alimentano tensione sociale. Questa è già altissima, da mesi, e non certo per colpa dei sindaci dell’Ennese o del Nisseno. La Regione individui soluzioni concrete, che vanno però realizzate in tempi certi. E proceda di concerto con le amministrazioni locali per garantire a tutti il diritto di accesso all’acqua pubblica, evitando decisioni calate dall’alto che potrebbero esasperare ulteriormente una situazione già drammaticamente esplosiva”.

Solidarietà


La Uil, il Sindacato delle Persone – conclude Savarino – segue sin dai primi giorni con preoccupazione la crisi idrica che interessa non solo la provincia di Enna, ma tutta l’Isola, e sin dai primi giorni non è certo rimasta a guardare. Anche adesso, allora, ribadiamo solidarietà e sostegno a tutte le comunità segnate da questa emergenza mentre confermiamo la richiesta pressante di interventi efficaci e lungimiranti. Ancora una volta, infine, rivolgiamo un appello al dialogo tra istituzioni di ogni livello, dai Comuni al Governo nazionale, per rispondere alle legittime rivendicazioni di chi da tempo è costretto inspiegabilmente a vivere in una condizione indegna di un Paese civile”.