Troina

Ancipa, Cocina, “diga si è riempita”, Venezia, “battaglia vinta”

“La quantità di acqua all’interno della diga Ancipa in due giorni è più che triplicata, passando da 230 mila a oltre 700 mila metri cubi e con un innalzamento del livello idrometrico di oltre 6 metri”. Lo afferma il capo della Protezione civile regionale e coordinatore della Cabina di regia per l’emergenza idrica, Salvo Cocina, al termine della riunione con il prefetto di Enna che ha garantito l’approvvigionamento idrico nel Nisseno per tre giorni ma senza che l’invaso scenda sotto i 500 mila metri cubi d’acqua necessari per rifornire i 5 Comuni ennesi.

La pioggia ha risolto i problemi

“Un aumento – dice Cocina – considerevole, dovuto alla piogge attese e finalmente arrivate, che continuerà ad assicurare una quantità di riserva idrica minima per diversi mesi ai cinque Comuni. Inoltre sarà riattivata la distribuzione dell’acqua di soccorso per Caltanissetta e San Cataldo, in attesa del completamento della nuova conduttura che porta la nuova acqua da Butera a Caltanissetta”.

I lavori per le condotte del Nisseno

Secondo Cocina, “Siciliacque ci ha fornito un preciso crono-programma e assicurato che, al termine di complessi interventi, entro venerdì al massimo, i due Comuni nisseni potranno essere sganciati dal sistema Ancipa. Questo grazie al completamento del bypass dell’acquedotto di Bulfi, che convoglierà l’acqua dei nuovi pozzi di Butera e di Mazzarino, oltre a quella già in rete dei pozzi di Polizzi, Caltanissetta, San Cataldo, attivati insieme ad altre diverse decine in pochi mesi grazie all’attività emergenziale messa in campo dalla Regione e dai gestori”.

Cocina riserva una stoccata ai protagonisti della protesta. “L’impianto deve tornare nella gestione tecnico-operativa di Siciliacque, in modo da evitare ulteriori danni, assicurare il servizio in sicurezza e non privare dell’acqua disponibile la comunità, oggi quella nissena, domani di altre aree della Sicilia”.

Venezia, “battaglia vinta”

“La durissima battaglia di questi giorni è riuscita non solo a fermare il tentativo maldestro di assetare un intero territorio, ma soprattutto ha garantito il diritto all’acqua a 26 mila abitanti della zona nord della provincia di Enna”. Lo dichiara Fabio Venezia, parlamentare ennese del PD commentando l’esito dell’incontro in Prefettura.

“Rispetto all’arroganza e alla scarsa trasparenza di chi ha gestito l’emergenza idrica in Sicilia è prevalsa la forza popolare dei cittadini e la determinazione dei sindaci che non si sono piegati alla tracotanza del potere ma hanno lottato con forza e determinazione per i loro diritti. Esprimiamo piena solidarietà ai cittadini nisseni che vivono il nostro stesso dramma e li invitiamo a unirsi alla nostra battaglia. Qualcuno voleva far prevalere la “guerra dei poveri”, ma noi abbiamo invece voluto che prevalesse la solidarietà territoriale. Schifani e Cocina ammettano i loro errori e facciano il mea culpa di questa gestione fallimentare e, soprattutto, facciano tesoro di questa vicenda per le scelte future. Da parte nostra continueremo a lottare per i diritti dei cittadini e per difendere i più deboli nella consapevolezza di essere dalla parte giusta”.

Schifani, “soddisfazione per esito incontro”

“Accolgo con soddisfazione i risultati dell’incontro sull’emergenza idrica che si è tenuto alla prefettura di Enna. L’aumento delle riserve della diga Ancipa, triplicate in pochi giorni, garantisce continuità di approvvigionamento per i Comuni dell’Ennese e acqua di soccorso per Caltanissetta e San Cataldo. Grazie alla collaborazione tra enti e all’attivazione dei nuovi pozzi di Butera, sarà possibile assicurare una distribuzione equa e sostenibile senza compromettere le risorse del bacino. La Regione continuerà a lavorare per soluzioni stabili e durature”. Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

«La nostra priorità – prosegue – è sempre stata la tutela delle comunità colpite, attraverso interventi tempestivi e strategici. Sono grato alla Cabina di regia, coordinata da Salvo Cocina, e a tutti i soggetti coinvolti per l’impegno profuso nella gestione di questa delicata situazione. Un ringraziamento particolare al prefetto di Enna, con la quale in questi giorni siamo stati spesso in contatto, per l’importante attività di mediazione svolta»

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Gaetano Scariolo