Violenza di genere, dibattito con l’associazione Donne in circolo

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il 24 novembre 2024 si è tenuto un evento di grande rilevanza sociale e culturale, organizzato dall’Associazione “Donne in circolo” di Barrafranca e ospitato presso la sede del “Circolo di Cultura” del territorio barrese. L’ncontro ha visto la partecipazione di due relatrici di spicco, l’Avv. Daiana Piazza e Sonia Maria Conti, che hanno guidato una riflessione profonda e stimolante sul tema della diversità culturale tra i costumi orientali e occidentali in relazione alla violenza di genere.

Il focus dell’incontro è stato il confronto tra le modalità in cui le diverse culture affrontano e percepiscono il fenomeno della violenza di genere. In particolare, si è discusso di come i valori, le tradizioni e i costumi possano influenzare non solo le dinamiche sociali, ma anche l’accesso alla giustizia e il sostegno alle vittime.

La diversità tra Oriente e Occidente non è solo un dato geografico o religioso, ma una complessa interazione di norme sociali, ruoli di genere e leggi, che può determinare enormi differenze nella prevenzione e nella lotta alla violenza contro le donne.

Sonia Conti, attivista e scrittrice, ha portato l’attenzione sul ruolo dei costumi tradizionali e delle pratiche religiose, spesso mal interpretate o strumentalizzate per giustificare forme di oppressione. Conti ha condiviso esperienze dirette raccolte durante il suo vissuto in Paesi mediorientali, spiegando come l’empowerment femminile possa emergere anche in contesti apparentemente più rigidi attraverso l’educazione e il dialogo interculturale.

L’Avv. Daiana Piazza, esperta in diritto delle donne e lotta contro la violenza di genere, ha analizzato l’mpatto delle leggi e delle politiche pubbliche nei contesti occidentali rispetto a quelli orientali. Ha evidenziato come in molti Paesi occidentali ci sia una crescente consapevolezza dell’importanza di un approccio integrato, che includa prevenzione, protezione e supporto legale alle vittime. Tuttavia, ha sottolineato anche le sfide ancora presenti, come i pregiudizi culturali che, seppur diversi, persistono in entrambe le realtà.

L’evento ha lasciato spazio a un dibattito interattivo, durante il quale i partecipanti hanno potuto condividere riflessioni e domande. Si è discusso della necessità di costruire ponti culturali e di favorire un cambiamento che, pur rispettando le diversità, promuova il rispetto dei diritti umani universali. È emerso con forza il messaggio che la violenza di genere non ha confini culturali o geografici e che la collaborazione internazionale è essenziale per affrontarla in maniera globale.

La giornata si è conclusa con un appello comune alla sensibilizzazione e all’educazione, strumenti indispensabili per abbattere gli stereotipi e favorire un cambiamento reale. Le relatrici hanno lasciato il pubblico con un messaggio di speranza e determinazione, ricordando che il progresso, sebbene lento, è possibile solo attraverso l’impegno collettivo.

Questo evento ha rappresentato un momento importante di riflessione e confronto, contribuendo a tenere alta l’attenzione su un tema cruciale per il futuro di società più giuste ed egualitarie


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Redazione