“Da diverse indagini sta emergendo una diffusione crescente di foto intime da parte dei giovani”. E’ quanto ha riferito il Procuratore della Repubblica per i minori di Caltanissetta nel corso della conferenza stampa per fare il punto delle indagini sul decesso di Larimar, attorno alla cui vicenda aleggia il sospetto della diffusione di video o foto a sfondo sessuale.
Il magistrato ha tenuto a ribadire come questo sia un fenomeno in forte crescita ed è un elemento molto preoccupante perché il rischio di reati come il revenge porn è elevatissimo. “Quella riservatezza che un adolescente ha nei confronti di un genitore o un adulto certamente non ce l’ha con l’amico o il compagno di banco” ha aggiunto Cosentino.
Il procuratore, inoltre, ha sottolineato che i giovani sentiti per la morte di Larimar “hanno raccontato la loro verità” sui fatti che si sono registrati anche la mattina del 5 novembre, quando la 15enne di Piazza Armerina ha avuto un litigio con una compagna prima di decidere di farla finita. “Tutte le persone di qualsiasi età, minori e adulti hanno mostrato ampia disponibilità, ma se ci sono minori a conoscenza di quel che è accaduto, che non si sono fatti avanti, ribadisco l’appello di non aver timore ad andare al commissariato o in procura” ha chiosato Cosentino.