Aumentano i reati da Codice rosso, quelli riconducibili alle violenze contro le donne, così come si registra una crescita di arresti su scala nazionale e locale.
Nell’ambito del Codice Rosso, tra cui violenza sessuale, maltrattamenti, stalking, revenge porn solo per citarne qualcuno, perseguiti dall’Arma sono stati 55.374 nell’anno 2022 e 54.062 nel 2023. Sono stati 46.317 i reati di questo tipo perseguiti nei primi dieci mesi del 2024. Le persone arrestate,
nell’ambito di reati di Codice Rosso, sono state in numero di 7.111 nel 2022; 7.644 nel 2023; 7.928 nei
primi dieci mesi del 2024. Per l’Arma dei Carabinieri, la violenza di genere è un grave fenomeno di natura
culturale e sociale, contro il quale le sole misure restrittive non bastano. Ritiene imprescindibile un processo evolutivo della componente antropologica che vada di pari passo con il mutevole e rapido cambiamento della società.
L’Arma dei Carabinieri è in prima linea nella lotta alla violenza contro le donne. E lo fa utilizzando molti
strumenti che vanno dai social sui quali incoraggia le vittime affinché denuncino le violenze che subiscono al coinvolgimento delle scuole e delle comunità con incontri informativi per sensibilizzare giovani sul delicato tema e per promuovere una rinnovata concezione della donna.
Inoltre, sul sito www.carabinieri.it, c’è un’intera sezione dedal “codice rosso”, che offre informazioni sul fenomeno e sugli strumenti di tutela delle vittime, mettendo a disposizione un test di autovalutazione, denominato “Violenzametro”, che rileva il livello di violenza subita in un rapporto di coppia (http://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/codice- rosso/codice-rosso.
Nell’ambito del Reparto Analisi Criminologiche (R.A.C.) del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche, dal 2009, c’è la Sezione Atti Persecutori che svolge studi e analisi del fenomeno per delineare strategie di prevenzione e di contrasto aderenti, aggiornate ed efficaci. L’Arma si è dotata, nel 2014, di una “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, costituita da ufficiali di polizia giudiziaria adeguatamente preparati con i corsi informativi organizzati dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli psicologi. Questi corsi sono incentrati su elementi di psicologia comportamentale volti a migliorare le capacità di interazione con le vittime vulnerabili sia nel primo contatto in situazioni di emergenza, sia nel successivo percorso di denuncia.
Con le Procure della Repubblica, Prefetture, Forze di polizia, Aziende Sanitarie, Ospedali, Centri antiviolenza e associazioni onlus, L’arma dei Carabinieri partecipa zl progetto denominato “Una stanza tutta per sé”. Nell’ambito di questo progetto, l’Arma ha allestito, nelle caserme distribuite sull’intero territorio nazionale, 200 stanze dotate di strumenti tecnologici utili per l’ascolto delle vittime di violenza domestica e di genere: in queste stanze si verbalizzano le denunce in un contesto dedicato e assolutamente riservato, in grado di trasmettere una sensazione di accoglienza e attenzione per le sofferenze subite.
L’arma partecipa inoltre al sistema “Mobile Angel”, sviluppato con la società “Intellitronika” grazie al sostegno dell’associazioni “Soroptimist International Italia” e “Woman Care Trust”, impegnate nella tutela delle vittime di stalking, e delle Fondazioni “Vodafone Italia” e “Lottomatica”, che perseguono finalità di assistenza alle categorie sociali vulnerabili. L’Arma è impegnata a garantire la sicurezza delle donne e prevenire situazioni che possano degenerare, prestando particolare attenzione ai cosiddetti “reati spia”. Questi reati spia sono gli atti persecutori, i maltrattamenti contro familiari e conviventi e le violenze sessuali, spesso precursori di epiloghi tragici e fatali per le vittime.
Nell’ambito del Codice Rosso, delitti perseguiti dall’Arma sono stati 55.374 nell’anno 2022 e 54.062 nel 2023. Sono stati 46.317 i reati di questo tipo perseguiti nei primi dieci mesi del 2024. Le persone arrestate,
nell’ambito di reati di Codice Rosso, sono state in numero di 7.111 nel 2022; 7.644 nel 2023; 7.928 nei
primi dieci mesi del 2024. Per l’Arma dei Carabinieri, la violenza di genere è un grave fenomeno di natura
culturale e sociale, contro il quale le sole misure restrittive non bastano. Ritiene imprescindibile un processo evolutivo della componente antropologica che vada di pari passo con il mutevole e rapido cambiamento della società.