Crisi idrica, creato un coordinamento tra Comitati ma non ci sono tutti

Nasce il coordinamento provinciale dei comitati già esistenti e quelli di nuova istituzione, che hanno per
scopo – come si legge nel documento diffuso ieri – “la mobilitazione non solo per rivendicare il diritto
all’acqua, ma anche e soprattutto per mettere in discussione l’attuale assetto del servizio idrico in
Provincia di Enna e l’attuale governance dello stesso sistema”.

Chi fa parte del coordinamento

Fino ad oggi hanno aderito al coordinamento: Comitati Cittadini Ennesi, il Comitato Civico “Sicilia Senza Acqua” di Troina, Comitato “Acqua Bene Comune”, Associazione Mondo Operaio, Asso-Consum, Associazione difesa orientamento consumatori (Adoc) e Federconsumatori. Altri comitati ed associazioni che nasceranno nei vari comuni sull’onda di questa crisi idrica, potranno aderire al coordinamento, se
lo vorranno. Per il coordinamento, “l’emergenza idrica nella gran parte dei Comuni dell’Ennese,
non dovuta solo alla mancanza di piogge ed ai cambiamenti climatici, sta creando sta creando non
poche preoccupazioni a tutti i cittadini”. Del coordinamento non fa parte il Comitato Senz’Acqua Enna, protagonista in questi mesi di tante iniziative legate all’emergenza idrica: tra le più significative la “marcia” a Palermo e l’incontro con il capo della Cabina di Regia, Salvo Cocina che ha poi partecipato ad un’assemblea pubblica tenutasi a Enna

Le criticità

Secondo il coordinamento a determinarla sono intervenute anche altre circostanze: piano di emergenza risalente al 2005, mancata previsione della crisi e della possibile emergenza da parte del gestore privato, mancati controlli e programmazione da parte dell’Assemblea territoriale idrica (ATI). E’ severo il giudizio sull’ATI, composta dai sindaci dei 20 comuni, che ha il compito di controllo della gestione della società
affidataria del servizio, di approvazione del piano di emergenza e di determinare le tariffe. Associazioni e comitati aderenti al coordinamento si propongono, anche con le istituzioni pubbliche, di usare un linguaggio comune e di lavorare in sinergia su alcuni argomenti ritenuti essenziali: reperimento immediato delle risorse idriche, rimodulazione delle tariffe e risoluzione del contratto con AcquaEnna. Tutto questo verrà meglio precisato in documento politico- organizzativo di prossima pubblicazione.