Altro che riduzione graduale dell’erogazione idrica dalla diga Ancipa verso i Comuni, l’acqua continua a scorrere come sempre, riducendo le scorte per Troina, Nicosia, Gagliano, Cerami e Sperlinga, che avrebbero dovuto camparci fino alla fine di febbraio.
La denuncia è del Movimento per la difesa dei territori, presieduta da Fabio Bruno, che, calcoli alla mano, ritiene che, di questo passo, l’acqua a disposizione per i 5 Comuni Ancipa dipendenti durerà fino a metà gennaio, sconvolgendo i piani della Cabina di regia, che aveva indicato nel 15 novembre la data in cui sarebbero stati chiusi i rubinetti dell’invaso.
Il Mdt ha scritto a tutte le autorità politiche ed amministrative, dal presidente della Regione al prefetto, dall’Autorità di Bacino al capo della Protezione civile, perché si faccia chiarezza e si intervenga subito perché ormai la coperta è cortissima.
Però, secondo il presidente del Movimento sarebbero errate le comunicazioni diffuse dalla Cabina di Regia in merito al piano di riduzione idrico di Siciliacque che, secondo la stessa Cabina, ” dal 3 novembre ha avviato una graduale riduzione dei prelievi, oggi arrivata al 60%”. Per il Mdt si tratta di “un’affermazione non rispondente a verità o, quantomeno, errata: una riduzione di tale portata dovrebbe essere ben visibile nel grafico idrometrico del livello dell’acqua dell’invaso Ancipa (visionabile sul sistema AEGIS della pro- tezione civile regionale e qua allegato), che invece nell’ultimo mese ha una pendenza sostanzialmente costante (e un abbassamento di livello di 6,85 metri)” spiega Bruno.
“Ovviamente – dice Bruno – non possiamo avere certezza assoluta a causa del fatto che gli ultimi dati ufficiali dei volumi degli invasi, in particolare di Ancipa, pubblicati sul sito dell’Autorità di Bacino il giorno 19 alle 15:45, risalgono guarda caso proprio al 3 novembre. Non abbiamo la certezza assoluta, ma abbiamo una certezza matematica: una discontinuità nell’erogazione deve neces sariamente provocare una discontinuità nella curva idrometrica”
Il presidente del Mdt, in definitiva, ritiene “che alla data del 22 novembre, sono già trascorsi sette giorni da quel fatidico 15 novembre ma dal grafico del livello non risulta alcuna apprezzabile riduzione di erogazione”, per cui “quindi in assenza di piogge avranno acqua (sempre razionata ogni 7 giorni)
fino a metà gennaio, invece che fino a fine febbraio”.