Crisi idrica, altra tegola, lavoratori di Siciliacque pronti a scioperare
Enna-Provincia - 21/11/2024
“Nel bel mezzo della più pesante crisi idrica degli ultimi vent’anni Siciliacque pensa di poter garantire i servizi con un personale ridotto all’osso”. Lo afferma Raffaele Loddo di Federenergia Cisal in merito alla situazione del personale di Siciliacque che, secondo il sindacato, non è ormai sufficiente, soprattutto in un periodo come questo: con la crisi idrica che sta devastando la provincia ennese e le altre della Sicilia centrale.
“Pazienza finita”
“La pazienza dei lavoratori è finita: convocata in Prefettura a Palermo, Siciliacque non ha fornito risposte
a nessuna delle legittime rivendicazioni avanzate da Federenergia Cisal e la conseguenza non potrà che essere la continuazione della nostra protesta con la proclamazione dello sciopero per l’inizio di
dicembre”
La minaccia dello sciopero
Secondo Raffaele Loddo di Federenergia Cisal sono sottoposti a “turni che spesso vanno oltre le 13 ore
giornaliere e reperibilità che superano in alcuni casi le 12 giornate al mese. Da anni attendiamo l’automazione, a questo si aggiunga il concreto rischio di non rinnovare gli interinali, la mortificazione delle professionalità e una nuova struttura aziendale che riteniamo inefficace. Se Siciliacque pensa di poter andare avanti con carichi di lavoro insostenibili, si sbaglia di grosso: siamo
pronti a incrociare le braccia”.