La morte di Larimar, manca il video, la difesa, “stiamo compiendo indagini”

L’inchiesta sulla morte di Larimar Annaloro, la 15enne trovata impiccata nella sua abitazione, a Piazza Armerina, ha ancora come unica ipotesi di reato l’istigazione al suicidio.

Il video

Dal giorno successivo al rinvenimento del cadavere, però, circola l’indiscrezione che la studentessa del liceo scientifico di Piazza Armerina sia rimasta vittima di un caso di revenge porn per via della presenza di un video ritraente Larimar in comportamenti intimi.

Le indiscrezioni

Un filmato che, secondo alcune indiscrezione riprese dai tutti i media, sarebbe stato girato dal fidanzato della compagna di scuola della vittima, la stessa con cui Larimar ha avuto quella lite nella ricreazione nelle ore immediatamente precedenti al decesso della 15enne.

Dove è il video?

Ma questo video, di cui si parla tanto, non sarebbe stato ancora rintracciato dagli inquirenti, la stessa difesa della famiglia Annaloro, assistita dall’avvocato Milena Ruffini, non ha contezza dell’esistenza di questo filmato, di cui tutti ne parlano.

Peraltro, la settimana scorsa è venuta fuori la notizia di un pestaggio ai danni del presunto autore di questo fantomatico video da parte di un gruppo di ragazzi che avrebbe deciso di organizzare una spedizione punitiva. Insomma, una giustizia fai da te ma pure su questo caso i magistrati della Procura dei minori di Caltanissetta sono al lavoro per provare a ricostruire con esattezza lo sfondo ed i contorni della tragedia in cui è rimasta risucchiata Larimar.

Le indagini difensive

Senza quel video, diventerebbe difficile procedere anche con l’ipotesi del revenge porn ma sotto questo aspetto i magistrati sono tutt’ora al lavoro nel tentativo di rintracciare il filmato.

Frattanto, l’avvocato Ruffini è impegnato nelle indagini difensive ed una volta concluse saranno portate all’attenzione dei magistrati della Procura dei minori di Caltanissetta. Il lavoro della difesa non è ancora concluso, “stiamo compiendo degli accertamenti su quanto abbiamo acquisito” riferisce a ViviEnna il legale della famiglia Annaloro e solo a quel punto “decideremo se procedere con una denuncia”. Inoltre, l’avvocato Ruffini non ha ancora ricevuto risposte dalla dirigente scolastica del liceo frequentato da Lari in merito ad una richiesta di incontro.