L’effetto pozzi si fa sentire in alcuni Comuni dell’Ennese che si sono ormai staccati dalla diga Ancipa. Grazie alle nuove fonti idriche, Pietraperzia, che aveva, alla fine del mese scorso, una turnazione d’acqua ogni 4 giorni, avrà un approvvigionamento idrico giornaliero, a partire dal 19 novembre, sebbene limitato, dalle ore 7.00 alle ore 13.00. Sempre meglio di prima e meno stress per gli utenti.
A Valguarnera la turnazione è scesa da 4 a 3 giorni: pure in questo caso, l’uso dei pozzi è stato determinante per accorciare la fornitura d’acqua ma, secondo quanto sostenuto a ViviEnna dalla sindaca, Francesca Draià, con l’inserimento di un’altra fonte nella rete idrica si potrà arrivare, come previsione, “ad avere acqua a giorni alterni”.
Se l’Ancipa è ancora operativa, nonostante la Cabina di regia, nelle settimane scorse, avesse indicato nel 15 novembre la deadline, molto dipende dal fatto che non tutti i pozzi sono in rete.
Emblematico è il caso di Enna, che, per continuare ad avere circa 13 litri di acqua al secondo, con una turnazione di 6 giorni, sarà legata ai pozzi Bannatelle 3 ed al surplus proveniente dalla fonte di Leonforte.
Ci sono altre risorse idriche in ballo, come i 4 litri di acqua al secondo provenienti da Piazza Armerina, per cui il sindaco Dipietro ha chiesto finanziamenti alla Cabina di regia per disporre di autobotti per portare l’acqua da Bannata alle case degli ennesi. E poi ci sono i pozzi, almeno due, in contrada Risicallà ma anche in questo caso servono soldi dalla Regione, dunque la questione non sarà velocissima.
Pure a Calascibetta, la situazione non è fluida, per usare un aggettivo a tema, in quanto il pozzo rinvenuto non sarebbe connesso alla rete.
Solo che, al momento, sarebbero sorte delle difficoltà negli allacci alla rete idrica e questo starebbe rallentando il distacco dalla diga Ancipa. Un ritardo che si riverbera su Troina, Nicosia, Gagliano, Sperlinga e Cerami, i 5 Comuni che non hanno fonti alternative ai cui sono state riservate le ultime scorte d’acqua dell’invaso. Ma se la diga continua a rifornire altri Comuni, come Enna, ci saranno sempre meno risorse per quei 5.