Enna-Provincia

Ancipa ancora operativa, Mdt, “ci sarà meno acqua per i 5 Comuni”

Lo slittamento della chiusura della diga Ancipa per la stragrande maggioranza dei Comuni, prevista dalla Cabina di regia per il 15 novembre, farà diminuire le scorte d’acqua per quei 5 (Troina, Gagliano, Nicosia, Cerami e Sperlinga) che continueranno ad essere approvvigionati dall’invaso.

Le cause del ritardo

Il ritardo è legato alla circostanza che non tutti i pozzi rinvenuti in questi mesi sono stati legati alla rete idrica, per cui Siciliacque non ha ancora staccato la spina della diga. Il Movimento per la Difesa dei territori (Mdt), presieduto da Fabio Bruno, in una lettera inviata a tutte le autorità pubbliche, tra cui la Regione e la Cabina di Regia, sollecita di accelerare questi nuovi allacci ed i ritardi, di fatto, penalizzeranno i 5 Comuni Ancipa dipendenti, in quanto se le scorte d’acqua, con chiusura al 15 novembre, avrebbero consentito di rifornire quei territori fino alla fine di febbraio, con lo slittamento i tempi saranno più corti.

I dati sull’Ancipa e le difficoltà dei pozzi di Enna

“La riserva teoricamente – spiega Fabio Bruno – permetterebbe a questi 5 comuni di “resistere” in mancanza di pioggia almeno fino a fine febbraio. Infatti riducendo l’erogazione di acqua dall’Ancipa da 206 l/s a 32 l/s, si passerebbe da un consumo settimanale di 160.000 m3 ad un consumo di 25.000 m3 (inclusivi delle perdite di rete), ovvero da 23.000 m3 a 3.600 m3 al giorno. Ebbene alla data di oggi, 18 novembre, sono già trascorsi tre giorni e non si ha notizia di variazione di erogazione, anzi si apprendono notizie di ritardi, come ad esempio quello dell’entrata in funzione dei nuovi pozzi di Enna, che quindi resterà alimentata da Ancipa fino a mercoledì prossimo”.

I 5 Comuni penalizzati

Nella sua analisi, il presidente del Mdt ritiene che “è quasi superfluo evidenziare che ogni giorno di ritardo nell’attivazione della riserva corrisponde quasi ad una settimana in meno di riserva d’acqua per questi 5 comuni, che quindi con questi primi 3 giorni di ritardo, invece che avere riserve fino alla fine di febbraio le avranno solo fino alla prima settimana di febbraio, se il distacco degli altri comuni non avverrà entro domattina le riserve si esauriranno alla fine di gennaio, se il ritardo dovesse prolungarsi fino a venerdì 22 avranno risorse solo fino a fine dicembre e via dicendo”.

Le autobotti a Nicosia

Secondo il presidente dell’associazione, l’approvvigionamento idrico con le autobotti a Nicosia sarebbe piuttosto problematico, “poiché la gran parte delle abitazioni si trova in quartieri storici, caratterizzati da vie anguste e ripidi saliscendi. Comunque non riusciamo neanche lontanamente ad accettare che le nostre comunità debbano ricorrere al rifornimento d’acqua mediante punti di approvigionamento”

Le previsioni del 2025: “non cambierà nulla”

Le previsioni del 2025 non sono confortevoli in tema di piogge, in sostanza la siccità continuerà a stringere in una morsa la Sicilia e tutto il suo sistema idrico basato sugli invasi. Da qui la richiesta del Mdt di interventi efficaci: ” Chiediamo di intervenire per garantire azioni che consentano che l’esigua risorsa
idrica dell’invaso Ancipa venga erogata solo ed esclusivamente per gli usi idropotabili, che venga ridotto il numero di Comuni serviti dall’invaso, e che si intervenga immediatamente per ridurre le perdite in rete” dice Bruno.

“Scollegare i Comuni che hanno fonti”

Infine, nella lettera, il presidente del Mdt chiede che “fintantoché il deficit idrico non sarà colmato, l’invaso deve essere fruito esclusivamente dai Comuni della provincia di Enna: si debbono scollegare i Comuni per i quali si sono trovate nuove fonti idriche e si provveda, ad esempio, a mettere in funzione l’invaso Blufi
per la provincia di Caltanissetta”

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Redazione