E’ al centro della bufera l’assessore Giuseppe La Porta per via della sua astensione durante la votazione sulla proposta del provveditore di accorpare il liceo scientifico Farinato e classico Colajanni nell’ambito del piano di dimensionamento scolastico. Il sindaco, Maurizio Dipietro, investito dalle polemiche, ha precisato che la posizione dell’amministrazione è di netta contrarietà al Polo liceale ennese e questo ha aperto un dibattito sull’opportunità per La Porta di restare in giunta.
Se si ascoltano le registrazioni si comprende che io mi sono espresso contro l’accorpamento salvo poi dichiarare di astenermi in quanto contrario. Eravamo rimasti, con altre amministrazioni, di astenerci o di votare contro, in realtà, non tutte hanno seguito questo indirizzo. Non voglio fare polemica, mi interessa dire che sono contrario alla fusione dei due licei, del resto mi sono astenuto e l’astensione, tecnicamente, non è un voto favorevole.
L’opposizione è in campagna elettorale, non mi stupisce che le invochi.
No, perché ha capito che ho agito in buona fede. Io non sono andato contro il mio sindaco o contro la mia amministrazione; è stato un errore procedurale ma fino ad un certo punto: mi sono astenuto non è che abbia votato a favore della fusione dei licei. Se mi fossi reso conto che qualche amministrazione si sarebbe espressa favorevolmente per il Polo liceale avrei votato contro, è ovvio.
Certo ma la mia dichiarazione, che è verbale, è stata molto esplicita contro l’accorpamento dei licei. L’opposizione sta strumentalizzando per la campagna elettorale ma ci vuole tempo. E poi c’è una altra cosa da dire.
Il provveditore, anche se la votazione fosse finita 5 a 5, ha ammesso che avrebbe portato alla Regione la sua proposta di accorpamento dei due licei. E tutto questo è a verbale
Noi, come amministrazione, siamo contro il dimensionamento scolastico