Gli studenti, il personale Ata ed i docenti del liceo scientifico Farinato di Enna si oppongono al Polo liceale che prevede l’accorpamento dello stesso liceo e del classico Colajanni. Il provvedimento è stato votato, con 5 voti favorevoli e 4 contrari, la settimana scorsa al termine della Conferenza provinciale che ha adottato la proposta del Provveditore di Enna e Caltanissetta.
E’ stato sottoscritto un documento inviato a tutte le autorità locali, provinciali e regionali per manifestare la contrarietà al piano di dimensionamento scolastico che, nella versione di studenti, Ata e docenti, è in violazione della norma regionale.
“Gli alunni, il personale Ata e docente della scuola – si legge nella nota – non sono più disposti negli anni ad avallare delibere attuate in sfregio a tutte le normative vigenti, normative che tutti gli organismi preposti e i soggetti in causa avrebbero dovuto per primo rispettare se non altro in nome di un territorio interno che risulta il più povero d’Italia”
“La logica che continua a non tenere – si legge ancora nella nota – in alcun conto l’evidente e drammatico decremento demografico e lo spopolamento delle regioni meridionali avrebbe dovuto far riflettere negli anni vari governi susseguitisi su quanto ormai la stessa normativa che si sostanze nel DPR 81 sia nei fatti inapplicabile, malgrado ciò si continua a dimensionare, cioè nei fatti a tagliare e a tagliare sui territori interi”.
Secondo quanto sostenuto dagli studenti, dal personale Ata e dai docenti del Farinato sono state commesse delle violazioni alla norma regionale legata al dimensionamento scolastico. Tra i vari articoli del decreto assessoriale del 24 luglio del 2024 ce ne è uno che sembra ritagliare la situazione ennese.
“Nelle province il cui territorio -si legge nell’articolo citato nella lettera – è per almeno un terzo montano, in cui le condizioni di viabilità statale e provinciale siano disagevoli ed in cui vi sia una dispersione e rarefazione di insediamenti abitativi, sono concesse deroghe automatiche agli indici di riferimento previsti dal comma 3″.
Nella lettera si censura il comportamento del Comune di Enna che si è astenuto nella Conferenza provinciale, facilitando, in questo modo, la proposta dell’accorpamento dei due licei.
“Durante l’ultima conferenza provinciale – si legge nel documento – sul dimensionamento scolastico l’amministrazione della nostra città ha dimostrato totale disinteresse nei confronti del nostro territorio addirittura astenendosi dal voto finale come Ponzio Pilato. Un solo voto contrario avrebbe evitato lo scelerato risultato di quanto in oggetto. I successivi tentativi di giustificare un atto di viltà così palese risultano quantomeno risibili”.
Sulla questione è intervenuto nei giorni scorsi il sindaco di Enna per il quale l’assessore La Porta, presente a quella Conferenza provinciale, ha deciso di astenersi contravvenendo ad un preciso mandato dell’amministrazione comunale contraria al Polo liceale. Il sindaco ha chiesto alla parlamentare regionale di Forza Italia, Luisa Lantieri, di farsi portavoce alla Regione della volontà del Comune di porsi contro l’accorpamento dei due licei ennesi.
Frattanto, studenti, Ata e docenti hanno concordato delle azioni. “Sostenendo la richiesta degli alunni, il personale, a decorrere da giorno 13 ha stabilito di organizzare forme di cogestione attraverso la realizzazione di laboratori didattici e formativi aperti ai 470 alunni del Liceo” si legge nella nota.
Inoltre, è stato reso noto che “nella giornata di mercoledì 13 novembre, una delegazione costituita dalla rappresentanza dei docenti, del personale ata e degli studenti alle 11 sarà ricevuta dal Sindaco della Città per un confronto”.
Infine, studenti, Ata e docenti stanno organizzando un incontro con in genitori, che avrà luogo il 13 novembre alle 15 nei locali del liceo “per condividere con loro le ragioni della battaglia su una decisione che impoverirebbe ed umilierebbe ancora una volta il nostro territorio”.
“In merito alle decisioni condivise dal personale e dagli studenti si svolgerà nei prossimi giorni una manifestazione cittadina di sensibilizzazione verso un’emergenza che, il personale ripete, non riguarda solo la scuola, ma tutto il territorio” conclude la nota.