E’ stato bocciato dalla Consulta provinciale degli studenti di Enna, presieduta da Giovanni Marzo, il Polo liceale di Enna con l’accorpamento del liceo scientifico Pietro Farinato e del liceo classico Colajanni, varato dalla Conferenza provinciale che ha accolto la proposta del dirigente dell’Ufficio scolastico di Enna e Caltanissetta, Marcello Li Vigni. La votazione si è conclusa con 5 voti favorevoli, 4 contrari e 5 astenuti
Presenti alla conferenza, presieduta dal commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Enna, Carmen Madonia, il Provveditore, i rappresentanti dei Sindaci di Enna, Barrafranca, Piazza Armerina, Nicosia, Agira, Assoro, Troina e Leonforte ed i rappresentanti dei genitori e degli studenti.
In una nota, la Consulta provinciale degli studenti di Enna ha esplicitato le ragioni della sua contrarietà alla proposta del Polo liceale. “Il dimensionamento scolastico, argomento sensibile a tutti coloro che lavorano in un modo o nell’altro nel mondo della scuola, compromette l’autonomia della singola scuola stessa, lede non soltanto gli studenti, ma anche i docenti, il personale ATA, i dirigenti scolastici e le segreterie” spiegano gli studenti.
La Consulta provinciale degli studenti, per testimoniare gli effetti di questa decisione, cita un esempio. “Pensiamo – si legge nella nota – infatti a un dirigente che oltre a gestire la propria scuola, costituita da una propria personale fisionomia e identità, dovrà gestirne un’altra, con tutt’altra fisionomia e struttura, proprio come avverrà nel caso del Polo Liceale”
Secondo gli studenti, il dimensionamento ad Enna va nella direzione opposta alle esigenze di un territorio che viaggia spedito verso lo spopolamento. “Il DA del Luglio 2024, nello stabilire i criteri per il dimensionamento, prevede che bisogna favorire l’istituzione dei Poli Liceali e Tecnici nella città ad alta densità demografica e con un efficiente rete di trasporti. Proprio in virtù di ciò, la Consulta studentesca ennese, non ritiene che la città di Enna possa essere predisposta a tale cambiamento dato il preoccupante calo demografico degli ultimi anni e la scarsa rete di trasporti presente nel territorio”.
L’ultima stoccata è riservata all’amministrazione comunale di Enna che si è astenuta, secondo quanto sostenuto dagli studenti. “La musica, dunque, è sempre la stessa: più tagli, meno investimenti, dove le principali vittime siamo noi studenti. A questo punto la domanda sembra legittima: a cosa è dovuto il voto di astensione da parte dell’amministrazione comunale di Enna? Come mai non ha votato contrario?”