Il dopo Ancipa a Calascibetta, ecco come sarà rifornita d’acqua

Terminati i lavori di scavo del nuovo pozzo, poco distante da quello già esistente, i cittadini di Calascibetta non dovrebbero patire la mancanza di acqua dall’Ancipa soprattutto dopo la comunicazione da parte della Cabina di regia della sospensione dell’erogazione idrica dall’invaso a partire dal 15 novembre.

Ecco come sarà il futuro per Calascibetta

Il sindaco Piero Capizzi, ascoltato sulla delicata vicenda, ha mostrato ottimismo, perchè le notizie che riguardano la nuova fonte idrica, in contrada Pianolonguillo, sono buone. Non solo il prezioso liquido blu è di ottima qualità, ma è anche la portata del nuovo pozzo, con i suoi 5,2 litri il secondo, a tranquillizzare il primo cittadino. A questa nuova sorgente si aggiungono circa 2 litri il secondo provenienti dal vecchio pozzo, per un totale di quasi 7 litri il secondo.

Il terzo pozzo

AcquaEnna e l’amministrazione comunale, inoltre, starebbero lavorando al fine di mettere in funzione un terzo pozzo, privato, che dovrebbe garantire quasi 4 litri il secondo. Su quest’ultima sorgente, però, è
doveroso aspettare notizie ufficiali. Stando comunque a questi numeri i problemi idrici per gli xibetani dovrebberio essere accantonati. Quantomeno l’acqua dovrebbe essere garantita ogni due-tre giorni. Il tutto eviterebbe l’attuale drammatica turnazione, con gli xibetani costretti a ricevere l’acqua ogni 5-6
giorni. Va anche detto che ci sono state delle zone del paese, la scorsa settimana, in cui l’acqua, bene primario, è arrivata anche ogni dodici giorni.

Cosa dice AcquaEnna

Che la vicenda idrica che riguarda Calascibetta sembra andare, adesso, per la giusta direzione lo si è capito anche a seguito del colloquio telefonico avuto con l’architetto Salvina Noto, responsabile Reti idriche e fognature di AcquaEnna, che ha detto: “Stiamo lavorando assiduamente per garantire l’acqua anche ai cittadini di Calascibetta”, aggiungendo: “Il nuovo pozzo ha una buona portata, dovrebbe
superare i 5 litri al secondo, inoltre ci stiamo attivando al fine di consentire un normale approviggionamento idrico anche a coloro che risiedono nella parte alta del paese. Il tutto-ha concluso l’architetto Noto- mediante il posizionamento di una pompa di sollevamento”. Insomma, di fronte questa difficile situazione tutti stanno cercando di dare il loro contributo.