E’ una bocciatura senza appello quella di Assoconsumatori Enna, nei confronti dei sindaci e dell’Ati, accusati di aver calpestato gli interessi degli utenti, consentendo all’attuale gestore, di applicare tariffe esose e di non aver provveduto in tempo a reperire pozzi che, in questo momento, avrebbero alleviato i disagi dell’intero territorio.
Il responsabile dell’associazione, Pippo Bruno, nella sua analisi, contesta vari punti. “Le perdite delle condotte – dice Bruno sulla sua pagina social – sono rimaste e queste aggravano i costi che i cittadini pagano; la captazione dell’acqua, primo elemento del servizio, non ha visto nessun risultato, Acquaenna non ha scavato nessun pozzo ed a dirlo è stato il presidente dell’ATI, su espressa nostra richiesta, anzi possiamo affermare che i pozzi realizzati dal Comune di Enna, alla fine del secolo scorso, in contrada Bannata e Bannatella, sono stati inutilizzati per anni, forse, per interessi dei proprietari dei terreni ove insistono”.
Inoltre, Bruno evidenzia un altro aspetto, quello “della depurazione delle acque reflue pagate sistematicamente dai cittadini ma non realizzata visto che gli impianti sono fatiscenti e le strutture ammalorate con scarico delle acque nei valloni ad inquinare i terreni circostanti”.
Il tema delle tariffe è uno tra i più dibattuti e le responsabilità, secondo Assoconsumatori, hanno dei nomi e dei cognomi. “Il controllo come la determinazione delle tariffe appartiene ai sindaci che ci chiedono il voto ma poi cosa fanno? Ci tradiscono! Tutto ciò in tempo di gestione corrente ma ora che siamo in emergenza determinata da concause ecco che il caos la fa da padrone, le turnazioni saltano, i cittadini contattano Acquaenna e nessuno fornisce risposte soddisfacenti lasciando i poveri utenti gabbati”.
Il responsabile dell’associazione dei consumatori, sospettando strani favoritismi, ritiene che “in questa situazione una cosa è essenziale commissariare l’ATI del resto qualche anno addietro una commissione d’indagine formata da tre sindaci hanno asserito che tutto va bene. Un commissario incorruttibile dello spessore del generale Figliuolo che possa scavare e se ci sono inadempienze come ci sono rescindere la convenzione”.