Il ricordo dei defunti, cerimonia nella caserma dei carabinieri
Comunicati Stampa - 02/11/2024
In occasione della commemorazione dei defunti, anche l’Arma
dei Carabinieri, nel contesto delle iniziative tenutesi nella
giornata del 2 novembre, ha inteso ricordare i propri commilitoni
deceduti. In particolare il Comando Provinciale di Enna ha
ricordato i propri con una sobria ma sentita commorazione
all’interno della Caserme “Gallo”. Il Comandante Provinciale,
Ten. Colonnello Alfredo Beveroni, accompagnato dal
Coordinatore Provinciale dell’Associazione Nazionale
Carabinieri, Maresciallo di cpl. Amedeo Cacciato, ha deposto una
corona di alloro presso la stele ubicata nel cortile esterno della
caserma che ricorda i Caduti, alla presenza di un picchetto, di una
rappresentanza di carabinieri in servizio e di familiari di militari
Caduti o defunti.
Tra questi ultimi – originari dell’ennese e morti in altre province o
deceduti in questo territorio – si annoverano in particolare il
Tenente Colonnello Emanuele Tuttobene, Capo Ufficio OAIO
presso l’allora Legione Carabinieri di Genova, trucidato il 25
gennaio 1980 nel capoluogo ligure dalle Brigate Rosse, l’App.
Michele Fiore, freddato il 4 febbraio 1992, a colpi d’arma da
fuoco nel corso di un posto di blocco a Caltanissetta,
l’Appuntato Franzolin Silvano e il Carabiniere Luigi di Barca,
uccisi in un agguato mafioso a Palermo, nella cosiddetta strage
della circonvallazione, il 16 giugno 1982, il Carabiniere Giuseppe
Barbarino, ferito mortalmente il 25 gennaio 1971, mentre stava
effettuando una traduzione di otto detenuti sul treno Torino –
Genova, il Carabiniere Gaspare Farulla, ucciso il 4 luglio 1963
nel corso di un conflitto a fuoco avvenuto a Monopoli, in
provincia di Bari, il Carabiniere Giuseppe Duci, nativo di
Barcellona Pozzo di Gotto, nel messinese, valorosamente caduto
a Sperlinga, il 7 maggio del 1914. E ancora il Vice Brigadiere
Liccardi Giuseppe, nato a Troina e ucciso Belpasso, in provincia
di Catania il quale seppur in congedo, a seguito una rapina,
ingaggiava una violenta colluttazione, nel corso della quale
veniva ferito mortalmente dai numerosi colpi di arma da fuoco
esplosi dai malviventi in fuga, il Carabiniere Giuseppe Fiorenza,
originario di Centuripe, trucidato a San