Enna-Cronaca

Crisi idrica, Comitato, “andremo a Palermo, non a Troina”

Il Comitato Senz’Acqua Enna annuncia che non si recherà a Troina il 5 novembre all’incontro a cui prenderanno parte l’Ati idrico, gli altri Comitati cittadini, le associazioni ed AcquaEnna per discutere delle strategie per uscire dalla crisi idrica. Contestualmente, conferma la manifestazione a Palermo che si terrà giorno 6 novembre a cui prenderanno parte i Comitati di Agrigento e Caltanissetta.

La posizione del Comitato

“Il Comitato, cosciente che le iniziative isolate, quale quella che si apprende – si legge nella nota del Comitato Senz’Acqua Enna – dovrebbe essere intrapresa a Troina la prossima settimana, servono a poco e, per questo, ha ritenuto di associarsi ad una iniziativa che nasce da altri comitati di Agrigento e Caltanissetta, recandosi a Palermo il 6 novembre per capire dalla viva voce dell’autorità di bacino, della protezione civile e della stessa Presidenza della Regione quali iniziative straordinarie si intendono intraprendere per ovviare a questa pesante emergenza, che riguarda peraltro le zone interne e le province notoriamente più depresse economicamente della Sicilia, impoverimento aggravato anche dalla perdurante assenza dell’ente politico provinciale (ancora una volta rinviate le elezioni, con una motivazione disarmante ed al tempo stesso sospetta)”.

L’incontro saltato con Ati e AcquaEnna

Nella giornata di oggi è saltato l’incontro, sempre con Ati, AcquaEnna e tutti i Comitati cittadino, che si sarebbe dovuto tenere ad Enna. “Un incontro – si legge nella nota del Comitato Senz’Acqua Enna – con l’Ati sarebbe saltato per assenza dell’Ente Gestore, questo si inquadra nell’ambito di uno stato di confusione che la disinformazione certamente accresce, anziché aiutare i cittadini a capire e chiarire le condizioni in cui ciascuno si troverà fra qualche giorno”.

La chiusura dell’Ancipa

Il Comitato si dice allarmato per l’imminente scadenza, quella legata alla chiusura della diga Ancipa, prevista tra meno di 15 giorni.  “La situazione è ormai al collasso, dei pozzi da reperire e da attivare da parte del gestore con le risorse straordinarie di cui alla protezione civile non si hanno notizie recenti. Il Comitato ha chiesto di incontrare l’Ati, Acquaenna e la Prefettura per avere informazioni e verificare lo stato dell’arte, ma la preoccupazione in città cresce a dismisura”.

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Redazione
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