Asacom, Comune dimezza monte ore, Macaluso, “scelta da rivedere”

Dimezzato dal Comune di Enna il monte ore destinato al servizio Asacom per gli alunni con disabilità. La denuncia è del consigliere comunale Giusy Macaluso che invita l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Dipietro, a “rivedere” in tempi brevi, le proprie scelte” anche perché, secondo quanto sostenuto dallo stesso esponente politico dell’opposizione, potrebbero sorgere dei “contenziosi che esporrebbero l’ente sul piano economico”.

La coperta corta

Nei mesi scorsi, l’amministrazione comunale aveva allargato la platea degli utenti per il servizio Asacom ma la stessa Macaluso aveva avvertito che se il governo della città non avesse aumentato le risorse la coperta sarebbe stata troppo corta. 

“Si tratta di una vicenda tutt’altro che chiusa, che è stata oggetto – dice Macaluso – nelle settimane scorse, e lo è ancora oggi, di malumori e apprensione sia da parte dei genitori degli studenti disabili, che si sono visti dimezzare dal Comune il monte ore assegnato ai propri figli, sia da parte di chi questo servizio lo svolge da anni con professionalità e abnegazione”.

La sentenza del Tribunale di Torino

Secondo quanto sostenuto dal consigliere comunale di opposizione, una recente sentenza del Tribunale di Torino, sostanzialmente, obbliga i Comuni a garantire il Piano educativo individualizzato agli alunni: un diritto che prescinde dalle esigenze di bilancio delle amministrazioni.

“Sanciti due principi”

“Due, sinteticamente, sono i principi sanciti dal Tribunale di Torino. In primo luogo il carattere vincolante del PEI per la pubblica amministrazione. In secondo luogo, si sancisce la prevalenza dei diritti fondamentali sulle esigenze di bilancio e non il contrario. In altre parole, è la garanzia dei diritti incomprimibili a incidere sul bilancio e non l’equilibrio di questo a condizionarne l’erogazione. Non esistono vincoli di bilancio che possano essere opposti ad un diritto costituzionalmente garantito quale il diritto all’istruzione e all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità”.

L’appello alla Regione

Insomma, con una sentenza di questa portata le famiglie dei disabili a cui non è garantito il diritto al Piano educativo individualizzato, hanno la possibilità di fare ricorso ed essere risarciti dal Comune. Il consigliere comunale, Giusy Macaluso, oltre a rivolgersi all’amministrazione perché riveda la sua posizione, lancia un appello alla Regione, perché doti gli stessi Comuni di risorse per espletare il servizio Asacom in modo completo.

“Dall’altro lato, auspico che la Regione Siciliana, per il tramite – dice Macaluso – dei rappresentanti eletti nel territorio, tra l’altro da sempre attenti a queste problematiche, venga seriamente interessata del problema e sensibilizzata affinché trasferisca ai Comuni maggiori risorse da destinare a questo importante, direi indispensabile, servizio”.