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Crisi idrica, Ati ai Comitati, “piano di emergenza è adeguato”

L’Ati ritiene che attorno al piano di emergenza idrico, al centro di numerosi interventi di diversi Comitati, si sia creata confusione, alimentata sui social. In sostanza, secondo quanto riferito dai vertici dell’Ati idrico, l’assemblea dei sindaci, presieduta da Nino Cammarata,  non è vero, come sostenuto dai movimenti, che il piano di emergenza è datato o che non è stato predisposto.

Il piano di emergenza nella versione dell’Ati

“Per fugare ogni dubbio – si legge nella nota – è utile fare un passo indietro e richiamare la convenzione di gestione tra il liquidato Consorzio d’Ambito Ato 5 Enna e il Gestore AcquaEnna di cui all’art. 27. Il Gestore nel lontano settembre 2005 ha redatto e prodotto (prot.n. 117 del 31/10/2005) il “Piano di Gestione delle interruzioni del servizio di acquedotto e di emergenza per le crisi idriche”. Tale strumento adottato già dal 2005 risulta ancora attuale e adeguato a fronteggiare la presente situazione di crisi, infatti prevede la sua applicabilità “in situazioni di carenza idrica sull’intero acquedotto per particolari condizioni climatiche”.

Il lavoro dell’Ati

L’Ati rivendica di aver svolto il proprio lavoro per fronteggiare l’emergenza idrica, con l’istituzione di “un tavolo permanente di crisi con riunioni assembleari che si sono succedute anche con cadenza giornaliera per meglio seguire gli sviluppi della crisi”. Inoltre, i vertici dell’Ati fanno sapere di avere partecipato agli incontri della Cabina di Regia, titolare della gestione dell’emergenza, ed alle riunioni dell’Autorità regionale di bacino delegata alla regolazione della risorsa idrica.

La confusione alimentata dai social

L’Ati incolpa i social per la diffusione di notizie non vere. “Più volte è capitato, sicuramente per carenza di informazione e non per strumentalizzazione, che cittadini e associazioni, aberrati dalla pressante situazione idrica, abbiano ingenerato involontariamente confusione, con l’opinione pubblica tramite i social, interpretando astrattamente i compiti dell’Assemblea dei Sindaci di cui all’articolo n. 7 comma i del vigente Statuto dell’ATI Enna”.

“Invero l’approvazione – dicono dall’Ati – del Piano spetta ai Sindaci ma è chiaro a tutti che l’ATI è subentrata a titolo universale all’ATO 5 Enna nel settembre 2020 e che ogni rapporto attivo e passivo, ogni atto e pertanto ogni strumento di gestione come il “Piano di emergenza della crisi” sia da considerare adottato in automatico; come del resto è stato fatto con la stessa convenzione di gestione del SII (Servizio idrico integrato).

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Redazione