“L’obiettivo è il coordinamento di tutte le associazioni, i comitati e le forze politiche per chiedere la risoluzione del contratto con il gestore idrico, AcquaEnna se sussistono, come emergerebbe, delle inadempienze”. Lo afferma a ViviEnna Fedele Cameli, promotore, insieme ad altre persone, di un Movimento provinciale ennese “in difesa dell’acqua come bene pubblico” precisa lo stesso Cameli.
Guardi, non è un problema che riguarda la destra o la sinistra o il Movimento 5 Stelle: la questione interessa tutto il territorio, al netto degli schieramenti. Per questo, lancio l’appello a tutti coloro che si sono impegnati sull’emergenza idrica, come il sindaco di Enna, Maurizio Dipietro o il deputato regionale, Fabio Venezia, ed agli altri che intendono prendere posizione sulla questione della gestione idrica, ad unire le forze. Da soli, non si arriva da nessuna parte.
Mi sembra che questo Comitato sia al fianco del sindaco Dipietro. Cosa è? Un appoggio esterno alla politica? Forse vogliono sostenere una sola parte politica? Non capisco questa posizione.
Dipietro è il sindaco degli ennesi ma l’Ati non rappresenta Enna. E gli altri sindaci, gli altri assessori comunali, non sono istituzioni? Per non parlare dei consiglieri comunali.
Ero presente a questo incontro: Carlo Garofalo mi chiesto di prendere parte alla riunione. Ed ora stiamo discutendo.
Senza un coordinamento che coinvolga la classe politica, in rappresentanza del territorio, non riusciremo a risolvere un bel nulla. O vogliamo risolvere davvero il problema altrimenti non restano che chiacchiere da bar a cui non sono interessato.