Regalbuto

Acqua torbida a Regalbuto, erogazione sospesa, sindaco convoca AcquaEnna

E’ sospesa da ieri l’erogazione idrica nel Comune di Regalbuto perché l’acqua è troppo torbida. Lo riferisce il gestore idrico, che, in una nota, ha spiegato che, “durante delle verifiche effettuate dai nostri tecnici, in concomitanza alle condizioni meteo avverse di questi giorni, si è registrata la presenza di torbidità nei serbatoi di distribuzione”.

La decisione di AcquaEnna

Il gestore idrico, a scopo cautelativo, ha disposto nella giornata di ieri, a partire dalle 7 e per le successive 48 ore, “la chiusura dell’erogazione idrica”, “mettendo, al contempo, in atto tutti i necessari accorgimenti per riportare il citato parametro entro i limiti di legge”.

Il sindaco convoca il gestore

Il sindaco di Regalbuto, Vittorio Angelo Longo, ha convocato il responsabile tecnico di AcquaEnna all’incontro-conferenza dei servizi che si terrà giovedì 24 ottobre alle 10 nella sede del Comune.

“Da tempo acqua torbida”

“Da diverso tempo e in concomitanza delle piogge sostenute si assiste all’erogazione torbida di acqua idrico-sanitaria alla cittadinanza di Regalbuto” spiega il sindaco di Regalbuto che ritiene fondamentale questo incontro che dovrà poi tradursi in dei sopralluoghi “con il personale tecnico della società e il personale tecnico del Comune, presso le sorgenti, le fonti di approvvigionamento, le stazioni di sollevamento ed il serbatoio di accumulo di Contrada-San Calogero”.

Secondo Longo, tutto ciò “riveste i caratteri d’urgenza dato che l’ulteriore protrarsi di tali superiori inconvenienti, oltre a causare disservizi, danneggerà certamente sia le infrastrutture a valle del serbatoio sia gli impianti idrico-sanitari dell’utenza”.

La nota di Siciliacque

In merito all’acqua torbida, Siciliacque, nelle ore precedenti al maltempo, aveva avvertito che il fenomeno si sarebbe potuto verificare. “Le intense piogge previste a partire dalle prossime ore in Sicilia, dove sono attesi fenomeni temporaleschi, infatti, potrebbero determinare un eccessivo intorbidimento delle acque presenti negli invasi, determinando interruzioni temporanee dei potabilizzatori e, quindi, brevi sospensioni dell’immissione dell’acqua nella rete idrica”.

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Redazione