I lavori nel pozzo di Calascibetta, la falda è spessa 50 metri

Ha proprio il sapore di una foto ricordo quella scattata oggi in Contrada Piano Longuillo di Calascibetta, per coronare un lavoro che è stato quasi del tutto completato e che dovrebbe far tornare il sorriso ai xibetani.

Lo spessore della falda

Gli esperti operai hanno infatti finito di trivellare il pozzo alla ricerca del prezioso liquido che è stato trovato a 70 metri circa di profondità. Ma l’aspetto più incoraggiante è lo spessore della falda, pari a circa 50 metri, che si è potuto misurare facendo scendere la trivella a 120 metri.

I lavori

I lavori sono quindi proseguiti per tutta la giornata odierna con la fase dell’intubazione del pozzo e del riempimento per mettere in sicurezza le pareti del pozzo trivellato. Non si conosce la larghezza di tale falda nè la portata del pozzo, e gli operai non si sono sbilanciati a farlo, ma 50 metri di spessore sono un dato confortante che potrà essere confermato nei prossimi giorni non appena saranno collegate le previste pompe di sollevamento.

L’obiettivo è l’indipendenza dall’Ancipa

Se tutto funzionerà, la città di Calascibetta dovrebbe affrancarsi dalla diga Ancipa entro la data del 15 novembre prevista per la cessazione dell’erogazione dell’acqua. Che sia questa la soluzione definitiva è presto per dirlo, certo è che i cittadini hanno necessità di ritornare alla normalità, potendo contare su una turnazione più equa e sostenibile.

Ciò che si sta delineando, almeno in questa fase emergenziale, è l’inversione della gerarchìa imposta dal Piano Regolatore Generale delle acque. Le risorse idriche superficiali, costituite da dighe ed invasi, saranno considerate secondarie ed emergenziali rispetto a quelle provenienti dalle falde.