La crisi idrica ha messo pace tra l’opposizione ed il sindaco che stamane si sono incontrati perché Dipietro indicasse i piani previsti per mitigare l’emergenza.
La riunione è scaturita dalla richiesta dei capigruppo dell’opposizione, Giuseppe Trovato, Michele Baldi, Salvatore Cappa, Dario Cardaci, Stefania Fazzi, Emilia Lo Giudice, che, a conclusione del confronto, hanno salutato con soddisfazione l’invito di Dipietro a prendere parte all’assemblea pubblica che si terrà nella sala Cerere, insieme ai Comitati di cittadini, protagonisti in queste settimane, con in testa “Senza Acqua Enna”, di interventi capaci di attirare l’attenzione dei media nazionali.
“Per consentire alla cittadinanza – spiegano in una nota i capigruppo dell’opposizione – e ai vari comitati di cittadini, di commercianti, di agricoltori che si sono spontaneamente costituiti nelle scorse settimane, di avere contezza dello stato delle cose e di poter partecipare anche attivamente al dibattito, il Sindaco ha invitato tutti a partecipare all’assemblea cittadina da lui organizzata per martedì 22 ottobre, ore 18.00 presso sala Cerere”.
“La Presidenza del Consiglio e tutti i capigruppo hanno salutato con favore tale iniziativa, mettendosi anche a disposizione per una adeguata e corretta gestione dell’evento. In circostanze come questa, occorre unire le forze e marciare tutti quanti verso la medesima direzione” proseguono gli esponenti dell’opposizione.
I capigruppo hanno reso noti gli argomenti trattati con il sindaco. “Tra le notizie principali, registriamo l’imminente messa in opera dei tre pozzi allocati in c.da Bannata (cosiddetti Bannatelle 2, 3 e 5) che dovrebbero consentire alla nostra città quantomeno di confermare un’erogazione come quella attuale (cioè ogni 6 giorni) anche nel caso in cui, dal prossimo mese, dovesse esaurirsi la riserva idrica prelevabile dalla diga Ancipa” spiegano i capigruppo dell’opposizione.
“Nel corso della Commissione sono state anche illustrate soluzioni più a lungo termine, legate a possibili realizzazioni di condutture e potabilizzatori idonei a sfruttare emungimenti dalla Granfonte” chiosano gli esponenti dell’opposizione.