Crisi idrica, vertice al Comune, ipotesi 2 pozzi privati e acqua da Leonforte

La crisi idrica ed i piani di intervento per contenere l’emergenza della Cabina di regia sono stati al centro dell’incontro avvenuto stamane al Comune di Enna tra il sindaco, Maurizio Dipietro, ed i capigruppo, come richiesto nei giorni scorsi dai consiglieri Giuseppe Trovato, Salvatore Cappa, Michele Baldi, Dario Cardaci, Stefania Fazzi e Emilia Lo Giudice. Il primo cittadino ha ribadito che, con l‘imminente e probabile esaurimento dell’Ancipa, i 10/12 litri al secondo garantiti dall’invaso, dovrebbero essere compensati dai tre pozzi Bannatello.

Ipotesi di due pozzi privati

Il sindaco ha fatto sapere che per aumentare la portata d’acqua si sta lavorando, sempre con il coordinamento della Cabina di regia, per l’individuazione di pozzi privati autorizzati. Ne sarebbero stati scovati un paio che, complessivamente, dovrebbero portare ad una capacità di circa 7 litri al secondo. In realtà, da quanto trapela, di pozzi nella disponibilità di privati, anche questi certificati e non abusivi, ce ne sarebbero molti di più, intorno a 40, ma, sotto l’aspetto quantitativo, sarebbero irrilevanti, per cui sarebbero stati scartati.

Acqua da Leonforte

Nel corso dell’incontro si è anche discusso della questione delle fonti di Leonforte, al centro nei giorni scorsi, di un botta e risposta tra il Comitato Senza Acqua Enna ed il sindaco di Leonforte, il quale ha escluso che dal suo Comune arriverà acqua potabile per Enna, spiegando, invece, che sarà utilizzata per le comunità in difficoltà una risorsa destinata per scopi irrigui ma non prima della realizzazione di un impianto di potalizzazione.

Lo scenario

In realtà, è emerso nella riunione di oggi un altro aspetto: che Leonforte, capace di avere una quantità di acqua notevole, potrebbe cederne una parte, presumibilmente fino ad 8 litri al secondo che andrebbe ad aiutare la rete idrica di Enna e forse anche quella di Calascibetta. Da quanto trapela dal palazzo del Comune, occorrerebbero, però, degli interventi per legare la risorsa idrica alle condotte. A questo piano, si aggiungerebbe quello paventato dal sindaco di Leonforte che, però, avrebbe dei tempi di realizzazione più dilatati.