E’ fitta l’agenda politica-amministrativa sulla crisi idrica, scritta, però, dai Comitati e dalle associazioni che, da settimane ormai, hanno preso l’iniziativa con il doppio scopo: da un lato mettere pressione alle istituzioni per trovare delle alternative alla grande sete, anche in vista dell’imminente esaurimento della diga Ancipa, dall’altro garantire la trasparenza sulle attività in corso per mitigare l’emergenza. L’attenzione dei media nazionali ha raddoppiato la forza di questi Comitati e delle associazioni, ottenendo la massima attenzione degli amministratori, per il momento locali.
Il presidente dell’Ati idrico, Nino Cammarata, ha fissato un incontro che si terrà il 21 ottobre alle 11 nella sala convegni della sede del Libero consorzio durante il quale illustrerà quanto è stato fatto e quello che è stato programmato. Va detto che la gestione dell’emergenza è in mano alla Regione, al presidente Renato Schifani ed alla Cabina di regia per l’emergenza idrica, alla cui guida c’è il capo della Protezione civile, Salvo Cocina.
Nella tarda mattinata di ieri, il sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, ha incontrato al Comune, gli esponenti del Comitato Senza Acqua Enna, a cui sono stati illustrati i passi che saranno intrapresi per tamponare l’emergenza. In breve, saranno attivati tre pozzi, in contrada Bannatello, con una portata d’acqua di 10/12 litri il secondo, tanto quanto arriva al momento dall’Ancipa: per cui, quando l’invaso non erogherà risorsa idrica, quella stessa quantità sarà garantita da quelle tre nuovi fonti.
Di questo e di altro si parlerà in occasione di un’assemblea pubblica che si terrà martedì 22 ottobre alle 18 nella sala Cerere, ad Enna.