Folla ai funerali di Ugo, commozione in chiesa, “sei il primo della classe”

La commozione di tanti amici e parenti, accompagnata dalle lacrime, per l’ultimo addio a Ugo Vinci, strappato alla vita prematuramente. La citta di Enna, oggi, si è stretta attorno alla famiglia di Ugo, un ragazzo “educato e buono”, lo descrivono gli amici, che a breve avrebbe coronato il sogno di diventare medico.

La vista spezzata in un drammatico incidente

Invece un crudele destino ha scritto per lui un epilogo diverso. La giovane vita, dello studente ventiquattrenne della facoltà di Medicina dell’Università Dunarea de Jos ad Enna, si è interrotta, mercoledì scorso, lungo la stradina che costeggia l’Autodromo di Pergusa. La Fiat Punto, cinque porte, con la
quale viaggiava, seduto dietro, per cause da accertare, si sospetta l’alta velocità, esce di strada, impatta contro un cancello, si ribaltata e prende fuoco.

I due amici, che erano seduti nei sedili anteriori della Punto, riescono ad uscire dal mezzo e provano in tutti i modi a salvare Ugo, ma ogni tentativo di estrarlo dalla macchina risulterà vano. Il giovane Ugo morirà carbonizzato, mentre gli altri due ragazzi vengono trasportati, per le ustioni, in Ospedale, uno di loro si trova ricoverato al Cannizzaro di Catania. Così quella che sarebbe dovuta essere una passeggiata in auto si trasforma in tragedia.

La cerimonia religiosa

Un ragazzo modello, i cui sogni si spezzano nel momento più bello e importante della sua vita. Il
progetto di diventare medico, come per incanto, svanisce brutalmente. Una tragedia che lascia attonita la città di Enna che oggi si è stretta al dolore della famiglia Vinci. I funerali nella chiesa di San Cataldo, stracolma di persone, numerosi i giovani, ai quali si rivolge il celebrante, don Carmelo Salinitro, che non nasconde l’emozione del momento.

L’omelia di don Carmelo

“Non abbiate paura di spendere ogni singolo istante della vita per il bene- ha detto durante l’omelia don Carmelo- perchè ogni istante ha un senso”. Incontenibile, seppure composto, lo strazio dei genitori. Commoventi, al termine delle esequie, le parole di addio di due colleghi universitari, così come quelle di un ex compagno di Liceo, Marco Greco: “Se c’è un luogo dove vanni quelli buoni, tu sarai il primo della classe”.

Commozione all’uscita del feretro

La commozione è ancora più forte quando la bara esce dalla chiesa accompagnata da un lungo applauso che squarcia il silenzio, Poi l’ultimo viaggio terreno per Ugo, che da stasera riposerà per sempre nel cimitero di Enna. Oltre al cordoglio del sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, rivolto alla famiglia, tanti i messaggi di affetto, per Ugo, sui social, uno dei quali lo ha postato la sua professoressa di Liceo, Francesca Reitano: “Ci sono eventi che lasciano senza parole e senza fiato, quando soprattutto una giovane vita viene prematuramente recisa in modo così tragico- scrive la docente- Se poi si tratta di
qualcuno che è stato accanto a noi per un tratto del cammino della vita, qualcuno che abbiamo accompagnato nella crescita umana e scolastica, che abbiamo visto maturare e spiccare il volo verso la realizzazione dei propri sogni, ci si sente assalire da un vortice caotico di emozioni contrastanti. Carissimo Ugo- conclude la professoressa Reitano- voglio ricordarti così, sempre presente tra i “parvuli latini” nella tua compostezza e serietà, capace di parole profonde e ponderate”.

Una tragedia che pone delle riflessioni

La morte di Ugo è un dramma collettivo che tocca, indistintamente, le sensibilità di tutti. Tocca, in particolar modo, la sensibilità della famiglia Vinci, che ha perso l’unico figlio, così come quella dei due amici superstiti e delle loro famiglie. Un tragedia che ci porta a riflettere. Dovranno riflettere soprattutto i
giovani, quando si mettono alla guida, perchè la vita è un dono prezioso per essere “buttato” via.