Le scuole e le università sono tra i siti sensibili, tra quelli, insomma, in cui l’acqua non può mancare, come negli ospedali, carceri ed Rsa. La questione dell’approvvigionamento idrico nelle scuole, peraltro, è stata al centro dell’incontro di ieri tra il prefetto di Enna ed il Comitato Senza Acqua Enna, senza contare che alcuni presidi, in considerazione della condizione dei bagni, sta meditando di avviare le Didattica a distanza per evitare l’emergenza sanitaria.
Nelle ore scorse, AcquaEnna, la società che gestisce il servizio idrico, ha scritto ai tutti i dirigenti scolastici della provincia, all’Università Kore e Dunarea de Jos, per disporre le regole di ingaggio per i rifornimenti di acqua.
La società ha fornito dei recapiti telefonici a cui “dovranno essere inoltrate con congruo anticipo le richieste di approvvigionamento idrico con autobotte” si legge nella circolare di AcquaEnna ai destinatari della lettera.
“A tal proposito si richiede di comunicare – si legge nel documento – con cortese sollecitudine anche tramite comunicazione mail da inoltrare la quantificazione delle riserve idriche dei plessi di competenza. Tale dato dovrà essere comunicato con cortese sollecitudine anche al fine di garantire il necessario approvvigionamento idrico e di conseguenza la regolare continuità didattica”.
Nella lettera, il gestore chiede di conoscere “i riferimenti telefonici del personale da contattare per l’operazione di rifornimento, la cui presenza sarà necessaria anche per la firma della documentazione attestante l’avvenuta fornitura ed il relativo quantitativo”
Infine, la società fa delle raccomandazioni in merito al consumo. “Si coglie infine l’occasione per invitare a regimentare quanto più è possibile i consumi anche attraverso specifiche attività di controllo e sensibilizzando la popolazione studentesca e il personale ad un uso limitato all’essenziale della risorsa idrica”.