Scorie nucleari a Pasquasia, Longi apre a questa soluzione

La notizia che le miniere di Pasquasia e Bosco rientrino tra i siti nazionali per ospitare scorie nucleari sta suscitando dibattito ed naturalmente timori per le conseguenze di questa opzione. Nelle ore scorse, c’è stato il no, senza se e senza ma, della sezione di Enna della Uil, ma sulla vicenda ViviEnna ha intervistato la parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia, Eliana Longi, componente della commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.

Onorevole Longi, quale è la verità su Pasquasia?

Intanto Pasquasia è stata identificata tra i 52 siti da parte di Sogin come sito idoneo all’eventuale stoccaggio di rifiuti speciali provenienti dai rifiuti della filiera dell’atomo e rifiuti ospedalieri nucleari.

Cosa è accaduto?

E’ stato effettuato uno studio a livello nazionale cominciato a metà del 2022 per identificare questi siti. Ora la questione è che attraverso l’attività della Commissione ci siamo resi conto e abbiamo conferma che a volte più i rifiuti sono pericolosi proporzionalmente aumenta il loro valore economico e di conseguenza aumenta l’interesse delle mafie.

E quindi?

Che lo smaltimento di questi rifiuti altamente inquinanti e altamente tossici fa gola per lo smaltimento illecito da parte della mafia, non solo a livello nazionale ma anche a livello internazionale. Quindi è  assolutamente auspicabile che vengano identificati dei siti assolutamente idonei, controllati, certificati dove poterli custodire piuttosto che essere dispersi attraverso questo ciclo dei rifiuti illecito. Perché poi accadono situazioni drammatiche come per la Terra dei fuochi, quindi è auspicabile che ci sia un controllo stringente su questo tipo di rifiuti identificando dei siti anche perché questo risponde a quelle che sono le norme dell’Unione europea.

Quindi, Pasquasia sarebbe un sito ideale?

Questo è stato identificato da Sogin come uno dei siti possibili, questo non significa che verrà scelto perché sono più di 50 i siti idonei, ma su Pasquasia il problema è un altro, il problema è stato il silenzio negli ultimi 30 anni della politica rispetto a quello che sono tutte le leggende metropolitane o mezze verità che individuano Pasquasia, come sito imbottito di rifiuti non ben identificati sul quale pare ci sia un segreto di Stato.

Può essere più chiara?

Sto acquisendo delle documentazioni attraverso la commissione dell’ecomafia: esprimerò il mio pensiero, il mio giudizio ed eventualmente chiederò l’apertura di un’inchiesta specifica nel momento in cui non attraverso i “vox populi” ma con una documentazione SAT entrerò in possesso di quelli che sono dei dati ufficiali e quindi di conseguenza si valuterà o meno se aprire un’inchiesta specifica. Questo, a prescindere, dalla circostanza di usare la miniera come sito di stoccaggio per le scorie nucleari.

Se ci fossero tutte le condizioni, sarebbe favorevole a questa ipotesi?

Il concetto è che nessuno di noi vorrebbe il termovalorizzatore, nessuno di noi vorrebbe la discarica, nessuno di noi vorrebbe un sito di rifiuti; però comunque tutti noi produciamo dei rifiuti e ci sono dei territori che sono più o meno vocati e hanno più o meno esigenza di installare questo tipo di strutture. Io sono sicura e sono comunque fiduciosa del fatto che qualsiasi cosa venga implementata venga fatta secondo dei criteri e secondo quelli che sono dei protocolli di sicurezza, cosa che oggi non ci sono. Se la miniera di Pasquasia, dopo una valutazione tecnica, fosse  individuata come un sito adatto sono sicura che questo mi darebbe la serenità di poter esprimermi favorevolmente, anche perché questo influirebbe anche dal punto di vista economico in tutti quelli che sono  le compensazioni che verranno date ai territori. Sarebbe l’occasione eventualmente per le famose bonifiche che da anni e più di anni si parla e che non sono stati mai effettuate probabilmente anche per fare luce su quello che realmente a Pasquasia è accaduto negli anni 90.