La questione Pergusa, è calato il silenzio della politica
Enna-Cronaca - 05/10/2024
Sul futuro delle attività motoristiche di Pergusa è calato il silenzio e questo può essere un bene se c’è chi sta lavorando sotto traccia per trovare le soluzioni più salutari. Se, invece, il silenzio altro non è che il sintomo del medesimo interesse che ha caratterizzato la liquidazione del Consorzio Autodromo, è necessario che la questione rientri con urgenza nell’agenda politica.
Cosa fa la classe politica?
Già, perchè oltre a comprendere chi si sta occupando della prospettiva nel medio e lungo periodo, occorre capire chi si sta interessando, nel breve periodo, dei lavoratori di un’azienda speciale consortile che è stata posta in liquidazione. Al netto di ciò che farà il Commissario liquidatore in forza degli obblighi
previsti dalla normativa vigente, urge conoscere le intenzioni della classe politica per ritrovare una base minima di ragionamento attorno al problema “Pergusa” che, com’è ormai noto a tutti, non può restare nella disponibilità di chi cura un solo interesse pubblico (quello sportivo), magari in antitesi ad un
altro interesse pubblico (quello ambientale).
La Fondazione
A più di due mesi dall’annunciata costituzione della Fondazione “Lago di Pergusa” ad opera di Elena Pagana poi dimessasi da Assessore regionale al Territorio e Ambiente, nulla trapela su chi dovranno essere i padri fondatori e soprattutto su chi dovrà prendere l’iniziativa. Al silenzio della Regione si aggiungono infatti quello del Comune di Enna, quello del Libero Consorzio comunale e quello del liquidando Consorzio Autodromo che avrebbe tutto l’interesse di entrare a far parte di tale Fondazione.
Il ruolo della Regione
L’ingresso del Consorzio Autodromo nella Fondazione avrebbe infatti due finalità. La prima, quella di contribuire alla promozione di politiche capaci d’integrare lo sport con l’ambiente. La seconda, quella di dotare la Fondazione di risorse umane immediatamente utilizzabili per le finalità che saranno formalizzate nello statuto. In tale contesto, la Regione dovrebbe incentivare questa integrazione visto che in questi lustri si è trovata a finanziare annualmente sia le attività motoristiche che quelle correlate alla Riserva
Naturale di Pergusa.