L’acqua dalla notte scende a fiumi dal serbatoio di contrada Montagna nei pressi della ex scuola agraria e di conseguenza non arriva nei serbatoi delle case sottostanti, ma nessuno sa cosa sia successo. Le
telefonate ad AcquaEnna si sprecano.
A chiarire il tutto una nota del gestore che spiega che nella giornata di ieri è stato accertato lo scasso della porta d’ingresso del serbatoio afferente al sistema distributivo del Comune. Della circostanza è stata informata l’autorità giudiziaria, presso la quale è stata presentata formale denuncia, mentre in via
cautelativa, è stato sospeso il prelievo dal serbatoio di che trattasi e chiesta con urgenza all’azienda sanitaria provinciale, l’analisi delle acque presenti nel serbatoio, al fine di procedere nel più breve tempo
possibile al suo utilizzo”.
Sin qui la nota di AcquaEnna, ma da alcuni filmati circolati sui social spunta anche la tranciatura di un grosso tubo. Un fatto inaccettabile e di una gravità inaudita. O nella migliore delle ipotesi tutto ciò è opera di vandali della notte od è opera di delinquenti seriali, se fosse così il fatto sarebbe molto grave, perché il rischio paventato era che avrebbero potuto inquinare l’acqua che scorre poi nelle abitazioni della gente. Tant’è che giustamente e cautelativamente è stato richiesto da parte del gestore l’intervento
dell’Asp per l’analisi di essa. Sta di fatto che sin dalle prime ore dell’alba l’acqua dal serbatoio non potendo essere incanalata nella rete idrica scendeva a fiumi dalla discesa dell’ex scuola agraria e la
gente a domandarsi il perché. Il danno è stato riparato e l’analisi effettuata, tant’è che il prezioso liquido sta cominciando a scorrere regolarmente dai rubinetti. “Però – come segnalano alcuni cittadini- l’acqua in alcuni quartieri manca da 17 giorni”