Il gip del Tribunale di Enna, Giuseppe Noto, si è riservato di decidere nell’udienza di opposizione all’archiviazione della querela presentata dai legali del sacerdote Giuseppe Rugolo, condannato nel marzo scorso a 4 anni e mezzo di reclusione per violenza sessuale, contro i due giornalisti Filippo Occhino e Pierelisa Rizzo e il presidente di Rete l’Abuso, unica associazione italiana che si occupa di sopravvissuti agli abusi clericali, Francesco Zanardi.
L’udienza camerale si è aperta con l’istanza del pm, Domenico Cattano , che ha insistito nella richiesta di archiviazione. L’avvocato dei due giornalisti, Eleanna Parasiliti Molica, in sostituzione anche dell’altro legale della Rizzo, Giovanni Di Giovanni del Foro di Caltanissetta, si è opposta alla richiesta di riunione dei procedimenti, in quanto inammissibile, avanzata dai legali di Rugolo.
L’articolo contestato, a firma di Pierelisa Rizzo, è quello pubblicato sulla testato online Enna Live , diretta da Occhino, il 28 giugno 2023, nel quale si riferiva di un video proiettato in aula, durante una delle udienze del processo contro il sacerdote, che ritrae Rugolo in compagnia di giovani.
Per l’avvocato Parasiliti Molica l’articolo, che trattava un argomento di cui si sono occupati testate nazionali ed internazionali, soddisfa i canoni dell’informazione, la continenza del linguaggio e l’interesse pubblico. Di recente, il gip del Tribunale di Savona si è espresso l’archiviazione di Zanardi in merito ad un’altra querela presentata dai legali del sacerdote.
L’avvocato Parasiliti si è associata alla richiesta del Pm di archiviazione così come l’avvocato di Zanardi , Mario Caligiuri del Foro di Roma che ha rappresentato al Gip, come le querele ai giornalisti rappresentino una forma di censura e ha letto una sentenza della Corte dell’Unione Europea sulla libertà di espressione producendo l’ordinanza del giudice di Savona . La difesa di Rugolo, era rappresentata da Salvuccio Aleo in sostituzione di Dennis Lovison