Un flash mob a Nicosia per denunciare le gravi sofferenze della comunità per via di un’emergenza idrica dalle conseguenze devastanti. L’iniziativa, ripresa dalla telecamere della Rai, è stata organizzata in piazza Garibaldi e simbolicamente è stato portato un water per testimoniare che pure l’uso dei servizi igienici rischia di diventare un lusso.
Qui, come a Troina e Gagliano, l’acqua arriva ogni sette giorni, ormai da settimane, e sono tantissimi i disagi per le famiglie, specie quelle con bambini e fragili, e per le stesse attività commerciali, in particolare bar, ristoranti e pizzerie: alcuni titolari di esercizi hanno deciso di chiudere temporaneamente aspettando tempi migliori ma la gente è ormai stanca a Nicosia.
E’ aumentato l’acquisto di serbatoi: è diventato fondamentale avere in casa delle scorte d’acqua anche se è molto difficile riuscire a resistere una settimana intera con 1000 litri di acqua, la quantità media dei serbatoi. I conti, nelle settimane scorse, li ha fatto il Movimento per la difesa dei territori, per cui una famiglia di 4 persone sfora il tetto del consumo di 1000 litri, pur facendo enormi sacrifici.
Nicosia, al pari di Troina, Gagliano, e di altri Comuni come Sperlinga e Cerami, ed in parte Enna, quelli che hanno una turnazione tra le più alte, sono di fatto Ancipa dipendenti, come spesso ha rilevato il sindaco di Troina, Alfio Giachino, che, alla Cabina di regia per l’emergenza idrica, ha proposto di dare un corridoio privilegiato a quei Comuni che non hanno fonti alternative.