“Dobbiamo riprenderci il bene primario e prezioso che ci hanno tolto, ovvero l’acqua”. A puntualizzarlo, ieri, è stata Monia Parlato del comitato ennese “Senz’acqua Enna“, presente a Calascibetta insieme all’avvocato Gianpiero Cortese. Un incontro, con gli xibetani, organizzato nei locali del circolo di Cultura dall’avvocato Marianna Grimaudo. La Parlato, che, insieme a Cortese, sta portando avanti una battaglia contro la discontinuità del servizio idrico, ha aggiunto: “A giorni, il comitato “Senz’acqua”, che sarà ufficialmente costituito, chiederà un incontro al Prefetto di Enna, perchè non vogliamo abituarci a questo nuovo sistema. Al Prefetto faremo presente che il nostro obiettivo sarà quello di puntare sulla sospensione delle bollette”.
Il nuovo sistema, di cui ha spiegato la Parlato, era stato affrontato dal dirigente del Dipartimento regionale della Protezioen Civile, Salvo Cocina, il quale intervistato dalla stampa, aveva detto: “Non esiste attualmente la possibilità di avere più acqua a Caltanissetta ed Enna, anzi lo scenario è quello di avere sempre meno acqua, se non piove e se non si rispetta il razionamento”, aggiungendo: “A dicembre l’invaso dell’Ancipa sarà vuoto, a meno che non si mettono ancora più pozzi in funzione come abbiamo detto ai sindaci riuniti nell’Ati (Ambito territoriale idrico)”.
Insomma, come per incanto, adesso si scopre che il sottosuolo siciliano è ricco di acqua, quindi bisogna puntare sui pozzi. Occorre trivellare per avere il prezioso liquido. E’ il nuovo business, insieme a quello dell’acquisto dei serbatoi, come sostengono molti cittadini? Dunque, a togliere dalla sete e dai guai anche
gli xibetani, o alemno parte di loro, dovrebbe essere, oltre quello già esistente, lo scavo di un altro pozzo in contrada Pianolonguillo. Si attende il disco verde da Palermo. Naturalmente occorrerà sapere, a lavori ultimati, quanti litri al secondo potranno essere prelevati dalla nuova fonte idrica.
Sulla problematica è intervenuta anche l’avvocato Marianna Grimaudo, che ha detto: “Non ci abitueremo mai a vivere senza acqua, come non ci abitueremo a vedere soffrire le nostre famiglie, i nostri figli, a vedere morire le nostre attività economiche. Vogliono che ci abituiamo- ha continuato la Grimaudo-
perchè un popolo abituato è un popolo sconfitto”. Lunedì, intanto, sarà protocollata, al Comune, una petizione popolare, diretta al sindaco Piero Capizzi, con la quale si chiede il suo impegno, come membro dell’Ati, al fine di ottenere la sospensione delle bollette dell’acqua.
A tal proposito, il deputato regionale Fabio Venezia ha fatto suo l’emendemento per dare copertura finanziaria all’eventuale riduzione delle tariffe idriche. Certo, chi si aspettava alla riunione la presenza del primo cittadino è rimasto deluso. Il sindaco Piero Capizzi ha fatto sapere, che, come responsabile della locale Protezione civile, si sta adoperando per tutelare le fasce più deboli del paese. Anche a Calascibetta intanto si sta cercando di formare un comitato cittadino al fine di dar voce a tutti gli xibetani, molti dei quali sono rimasti senza acqua per oltre quindici giorni, come i residenti di via Nazionale e di diverse contrade, tra le quali Destra-Pantanello, Pianolonguillo, Buonriposo e San Leonardo. Da due giorni l’acqua è ritornata a scorre dai rubinetti, seppure non sempre limpida, ma diversi cittadini sono stati costretti, perchè rimasti a secco, a comprare il prezioso liquido da privati.