“Gli impianti di irrigazione intelligenti per abbattere l’eccessivo consumo d’acqua”. E’ quanto ha detto stamane a Siracusa il ministro per le Riforme istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati, in occasione del panel dal titolo Confronto sul futuro dell’agricoltura e pesca con le istituzioni italiane ed europee, legato all’Expo in corso a Siracusa. L’esponente del Governo ha fornito i numeri relativi agli investimenti per l’agricoltura 4.0 necessari per affrontare le nuove sfide, tra cui Il cambiamento climatico, la crescita impetuosa della popolazione globale, la speculazione sulle materie prime agricole.
“Il PNRR ha stanziato – ha detto il ministro – complessivamente 5 miliardi e 200 milioni di euro per facilitare questa transizione tecnologica e si tratta certamente di risorse destinate a produrre effetti economici di grande rilievo. E’ necessario investire nella cosiddetta agricoltura 4.0, cioè nell’impiego di una vasta gamma di tecnologie finalizzate ad ottimizzare le pratiche agricole riducendo costi di produzione e consumo di prodotti. L’innovazione digitale e l’apporto dell’intelligenza artificiale possono accelerare la trasformazione dell’agri-food tradizionale in modo da renderlo più sostenibile e competitivo”
“Il settore agricolo e il sistema agroalimentare contribuiscono infatti già oggi in modo significativo all’economia del paese. L’agricoltura rappresenta il 2% del PIL, l’agroalimentare circa il 15%” ha aggiunto il ministro per le Riforme istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati, in merito alla forza economica dell’agricoltura italiana che, secondo lo stesso ministro, insieme all’agroalimentare, potranno “diventare il petrolio dell’Italia, la fonte di una ricchezza, duratura e sostenibile sul piano ambientale e sociale”.
Il ministro, a proposito dell’agroalimentare, ha fornito dei numeri, legati al volume di affari complessivo. “Il successo internazionale dei prodotti alimentari italiani – ha detto il ministro Casellati – è testimoniato dai numeri. Dopo un percorso di crescita costante, dal 2010 ad oggi, al ritmo del più 6,4% annuo, le esportazioni agroalimentari hanno raggiunto nel 2023 il valore record di 62 miliardi e 200 milioni di euro. Insomma, agricoltura e agroalimentare sono già e possono ancora di più diventare il petrolio dell’Italia, la fonte di una ricchezza, duratura e sostenibile sul piano ambientale e sociale”.
Il ministro ha anche spiegato come la stessa agricoltura, come emerso nella relazione di Mario Draghi sulla competitività, abbia dei punti di forza importanti. “Le piccole e medie imprese – ha detto il ministro – dell’Unione Europea registrano infatti una performance migliore delle piccole e medie imprese statunitensi. Inoltre, l’agricoltura è individuata nel rapporto Draghi come uno dei settori che maggiormente potranno beneficiare dell’applicazione dell’intelligenza artificiale. ” Il centro direzionale delle aziende agricole sarà popolato di monitor e computer. I droni potranno soppiantare i macchinari di oggi in uso, in alcune attività pericolose per l’uomo. La gestione computerizzata dell’irrigazione e dei trattamenti delle culture scongiurerà, spero, i risultati di questa situazione”