Con una turnazione drammatica, con l’approvvigionamento idrico ogni 7 giorni a Troina, Nicosia e Gagliano, ogni 6 ad Enna, ogni 5 a Calascibetta, si studia anche come fare a resistere e risparmiare acqua. Ci ha provato il Movimento per la difesa dei territori , con sede a Nicosia, che ha inviato al capo della Cabina di regia per l’emergenza idrica, nonchè responsabile della Protezione civile, un report che contiene delle indicazioni sul consumo d’acqua tarandolo su un nucleo familiare composto da 4 persone, disponendo di un serbatoio di 1000 litri da usare per sette giorni.
Nel report del Movimento, presieduto da Fabio Bruno, è indicato che “in Italia normalmente consumiamo 240 litri d’acqua a persona”. Inoltre, ” fatto salvo il consumo alimentare, tra acqua da bere e per cucinare, i trequarti dei consumi sono imputabili all’igiene personale, al WC e al bucato in lavatrice (o ancora peggio a mano).
Lo studio del Movimento per la difesa dei territorio ha previsto come una famiglia potrebbe riuscire a resistere per 7 giorni con 1000 litri di acqua a disposizione.
Come prima soluzione, sono previsti i seguenti consigli: “una doccia giornaliera di 2 minuti, lavastoviglie ogni 2 giorni, drastica riduzione di utilizzo di acqua corrente e pulizie domestiche a giorni alterni”
E poi c’è la soluzione drastica, “molto difficile da attuare”: “lavatrice e lavastoviglie ogni 4 giorni, doccia (fredda) di 1 minuto ogni 2 giorni, integrata dall’uso quotidiano di bidet e lavaggio a pezzi (con parsimonia), uso sincronizzato del WC (almeno due pipì prima di tirare lo sciacquone)”
Facendo i conti, il presidente del Mdt afferma che si sfora, comunque, il tetto dei 1000 litri per sette giorni. “Moltiplicando per 7 giorni questi miseri consumi (che sfidiamo chiunque a riuscire ad osservare),
si arriva ad un consumo di 1246 litri a settimana. Insomma abbiamo ridotti all’osso tutti i consumi e comunque non siamo riusciti a mantenerci all’interno dei nostri 1000 litri di serbatoi d’acqua”.
Nel documento inviato a Cocina, il Movimento per la difesa dei territori sostiene che “cisterne e autobotti possono essere prese in considerazione solo ed esclusivamente quando l’invaso Ancipa sarà completamente esaurito, ma fino ad allora è necessario applicare un principio di equità nei confronti di tutti i cittadini e tra i cittadini di tutte le città” spiega il presidente del Mdt.