Campanile alla Regione, “per dare da bere a Caltanissetta, Enna assetata”

L’assessore al Bilancio di Enna, Rosalinda Campanile, non ha dubbi sulle responsabilità in merito all’emergenza idrica: la Regione. A braccetto con l’amministrazione dell’isola, secondo l’esponente della giunta Dipietro, c’è il capo della Cabina di regia per l’emergenza idrica, Salvo Cocina.

Le polemiche sulla crisi idrica

Un’analisi che l’assessore Campanile ha affidato alla sua pagina social a seguito delle polemiche attorno alla nuova e drastica turnazione e dalle considerazioni di molti utenti sulla scelta politica di affidarsi ad un gestore idrico privato e sull’esosità del servizio, al punto che, nelle ore scorse, si è costituito un Comitato, dal nome indicativo, Senz’acqua Enna.

“La Regione se ne frega di Enna”

L’assessore Campanile, a proposito della crisi idrica, sostiene che “la responsabilità unica ed esclusiva è della Regione siciliana che se ne frega di Enna“. Secondo l’esponente della giunta Dipietro, “occorre portare l’acqua alla diga. Occorre investire nelle reti colabrodo che dalla diga disperdono milioni di metri cubi di acqua nella distribuzione”.

L’attacco a Cocina

Ma è sulla turnazione dell’acqua che la Campanile lancia un durissimo affondo al capo della Cabina di Regia. “Occorre che la cabina di regia – argomenta l’assessore Campanile – creata dalla regione e presieduta dal  potentissimo ing. Cocina la smettesse di prendere in giro la cittadinanza e prendesse decisioni serie.  Ci spieghi, intanto, perché per dare da bere a Caltanissetta ha assetato Enna? Perché avremmo ancora acqua se il sig. Cocina e il governo regionale, che li lo tiene, non avessero deciso di aprire i rubinetti per coprire la pessima gestione dell’acqua in provincia di Caltanissetta. Non perché non sia giusto essere solidali tra popoli, ma non si può assetare  Enna per andare incontro a Caltanissetta senza che nelle more non si fosse neanche lavorato per trovare soluzioni per il cuore della Sicilia”.

Il vertice di ieri e la ripartizione dell’acqua

L’assessore che salva solo l’assessore Di Mauro, ritiene che “la diga da mesi è in sofferenza e il governo regionale la svuota verso Caltanissetta senza trovare soluzioni”. Nella giornata di ieri, al termine dell’incontro tra i sindaci dell’Ennese e la Cabina di regia si è deciso di sospendere una quota d’acqua, pari a 12 il secondo che dalla diga Ancipa finisce ai Consorzi di bonifica di Enna e Caltanissetta per riservarla ai Comuni devastati dal drastico razionamento.

“Le tariffe? Dipietro le voleva abbassare, altri sindaci no”

L’assessore Campanile ha anche affrontato il tema delle tariffe idriche e della posizione del sindaco Dipietro ai tempi della sua presidenza all’Ati idrico. ” Dipietro era il Presidente dell’ATI idrico e propose la riduzione delle tariffe. Delibera di riduzione che tutti i sindaci (tranne Enna, Centuripe e Nicosia) bocciarono. Dipietro fu cacciato dalla Presidenza per evitare che si mettesse mani seriamente al sistema acqua. Questa è storia documentabile. Ideologicamente il sindaco Dipietro e tutti i suoi sostenitori che si sono susseguiti, sono/siamo sempre stati contrari alla privatizzazione dell’acqua”