Cammarata, “12 Comuni affrancati da Ancipa, avremo nuovi pozzi”

“Dodici città su venti, in provincia di Enna, sono già “affrancate” dalla diga Ancipa di Troina”. Lo afferma, in una nota, il presidente dell’Ati idrico, Nino Cammarata, in merito all’emergenza idrica, a poche ore dal grido di allarme del sindaco di Troina, Alfio Giachino che ha paventato una situazione apocalittica per i Comuni cosiddetti Ancipa dipendenti, tra cui il suo, Nicosia, Gagliano, Sperlinga e Cerami.

L’elenco dei Comuni

“Teoricamente, dunque, l’erogazione in questi centri non dipende già dall’invaso troinese: sono Aidone, Barrafranca, Nissoria, Piazza Armerina, Pietraperzia, Valguarnera e Villarosa. Questi, grazie agli interventi realizzati, si aggiungono ai territori dove, storicamente, l’erogazione non dipende già dall’invaso troinese perché già autosufficienti: sono Assoro, Catenanuova, Centuripe, Leonforte e Regalbuto” dice Nino Cammarata.

I lavori per i nuovi pozzi

Il presidente dell’Ati, Nino Cammarata, spiega anche che sono in corso dei lavori per il reperimento di nuove fonti idriche e gli interventi, secondo il suo cronoprogramma, dovrebbero chiudersi nell’arco di qualche settimana.

“Nelle ultime settimane – dice Cammarata – sono già stati completati da Acqua Enna gli interventi di revamping della sorgente Furma a Barrafranca e di trivellazione del pozzo gemello Bosco a Valguarnera. Sono in corso gli interventi di trivellazione di pozzi gemelli a Enna, “Bannatelle 3”; a Piazza Armerina, “Ingarronato 1 bis”; ad Assoro, precisamente nella frazione di San Giorgio; a Valguarnera, “Bosco 2”; e ad Agira, in contrada Piano della Corte”. Tutti interventi, secondo Cammarata, si dovrebbero concludere, indicativamente, tra la fine di settembre e il mese prossimo.

Le altre trivellazioni

Cammarata spiega che vi saranno altri interventi di trivellazione “di pozzi gemelli a Piazza Armerina, ben quattro, “Ceraso 2”, “Camatrice 3”, “Macello” e “Villa Garibaldi”; e 3 a Enna, “Bannatelle 2” ,“Bannatelle 5” e Ronza”. I ritardi che si sono registrati rispetto alle previsioni iniziali sono stati dovuti alla conformazione geologica, che sta comportando in alcuni casi un allungamento dei tempi di realizzazione; e anche alla necessità di cambiare strategie concordate con la cabina di regia”.

“Stiamo lavorando”

“I dati relativi ai nostri interventi sono pubblici, sono già stati pubblicati da tempo e lavoriamo nel pieno di un’emergenza che ci impegna costantemente – conclude il presidente Cammarata – ma ci teniamo a ricordare l’opera in corso, perché vogliamo che la gente sia consapevole di ciò che si sta facendo”