Caso Rugolo, nuova protesta contro i silenzi della Chiesa sugli abusi

Nuova manifestazione ad Enna per denunciare il silenzio della Chiesa attorno alla vicenda di don Rugolo, il sacerdote di Enna, condannato in primo grado a 4 anni e mezzo per violenza sessuale aggravata a danno di minori.

La protesta davanti alla chiesa di San Marco

Un gruppo nutrito di persone, composto da fedeli e laici, alcuni dei quali provenienti da altri Comuni della provincia, si è presentato nella giornata di ieri davanti alla chiesa di San Marco. Nelle settimane scorse una manifestazione analoga era stata organizzata in due chiese, ad Enna, e poi a Piazza Armerina.

I cartelli contenenti una frase del vescovo

Sono stati esibiti cartelli, tra cui “Non accetto prediche da chi copre un abuso” , in un altro è stata riportata una frase del vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana, intercettata dagli inquirenti e finita nell’inchiesta su don Rugolo. Il vescovo non è tra gli imputati ma nelle motivazioni della sentenza dei giudici del Tribunale di Enna vi sono diversi passaggi che lo riguardano.

Le motivazioni dei giudici

Secondo gli stessi giudici, Gisana sarebbe stato “ben consapevole da molti anni delle segnalazioni effettuate inerenti gli abusi patiti da un ragazzo ancora minorenne, non solo ritardando volutamente l’incontro con Messina ed i suoi familiari, ma evitando di attuare qualsiasi forma di controllo o di provvedimento a tutela dei fedeli, soprattutto adolescenti, facenti parte della comunità religiosa da lui guidata che pure il suo ruolo gli imponeva”.