Acqua ogni 6 giorni, pronta mobilitazione a Enna

La notizia dell’ulteriore razionamento idrico ad Enna, in particolare ad Enna alta, dove, a partire da domani l’acqua arriverà ogni 6 giorni, contro i 4 ad Enna bassa ed i tre a Pergusa, sta scatenando numerosissime proteste.

La protesta

I social sono colmi di commenti al vetriolo contro questa decisione e così su alcune piattaforme i cittadini hanno lanciato la proposta di organizzare una mobilitazione spontanea prevista per domani mattina davanti alla sede di AcquaEnna, il gestore del servizio idrico, e portare con se le bollette “da stracciare in segno di protesta” racconta una residente ennese.

Ma la decisione di imporre la stretta ad Enna ed in altri 6 Comuni (Troina, Nicosia, Gagliano, Cerami, Sperlinga e Calascibetta), è stata assunta dalla Cabina di regia per l’emergenza idrica in seno alla Regione siciliana.

Il costo del servizio e le bollette salate

Quel che gli utenti, e non certo da oggi, lamentano è il costo del servizio idrico, che, dati alla mano, è tra i più cari in assoluto, per cui sono in tanti a spingere per abbassare le tariffe a fronte di un servizio non più in grado di dare continuità, del resto l’acqua arriverà, tra circa 24 ore, ogni sette giorni, seppur per cause di forza maggiore, tenuto conto della carenza idrica della diga Ancipa.

La rete colabrodo

Ma a questo elemento deve pure aggiungersi un altro, non più riconducibile alla siccità quanto all’inefficienza della rete idrica per via delle perdite di acqua che, puntualmente, si registrano nelle condotte. Insomma, qui la natura non c’entra ma la mano dell’uomo.

“Sospendere i pagamenti”

“Penso che sia arrivata l’ora di farci sentire e non per ascoltare l’ennesima favoletta che sanno raccontare ma per pretendere un servizio legittimo” si sfoga un utente sui social. “Stanno giocando troppo a tirare la corda ma sarebbe opportuno sospendere i pagamenti idrici” propone un altro residente ennese.