E’ quasi una richiesta di aiuto quella del Procuratore di Caltanissetta, Salvatore De Luca, che, nel corso della conferenza stampa di stamane in merito all’operazione Lua Mater su mafia ed armi nella disponibilità delle cosche mafiose di Pietraperzia e Regalbuto, culminata con 13 misure cautelari, ha spiegato che la Dda ha poche risorse per sconfiggere Cosa nostra.
“È uno dei distretti giudiziari in cui la criminalità organizzata è la più armata d’Italia rispetto al numero della popolazione” ha detto De Luca, spiegando come la sua Procura tratti territori difficili, tra cui quello Ennese. “La Procura – ha detto il Procuratore di Caltanissetta – non solo si occupa delle indagini delle stragi del ’92 e anche sulle dinamiche di cosa nostra per garantire l’incolumità dei cittadini e nello stesso tempo pulire il territorio dalle armi”.
E’ la carenza di organico la vera emergenza nella Procura distrettuale di Caltanissetta, priva di almeno 4 magistrati. “Sono sicuro che il Csm pubblicherà i bandi perché un grave vuoto nell’organico dei magistrati rallenterebbe, o addirittura, bloccherebbe le indagini sulle stragi e quelle che ci sono in corso”.
Dell’operazione antimafia ne ha parlato la presidente della Commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo che ha rilasciato una dichiarazione sui social. “La maxi operazione eseguita – dice la presidente Colosimo – dalla Polizia di Stato a Enna, sotto la direzione della Dda della procura di Caltanissetta, che ha portato all’arresto di 13 persone e al sequestro di due arsenali è il risultato di un brillante lavoro di lotta alla criminalità intrapreso con tenacia e professionalità dagli inquirenti e dalle forze dell’ordine”.
Oggi – ha aggiunto la presidente – è stato fatto un altro passo importante nella lotta alla mafia che, come dimostra questa indagine, pur essendo cambiata negli anni, ha ancora nell’utilizzo delle armi, nell’intimidazione e nella violenza, uno dei tratti caratteristici del suo modus operandi. Questa operazione ha un valore ancora più importante, perché mette a nudo quella mai sopita capacità militare delle organizzazioni criminali”.