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Mafia nell’Ennese, le intercettazioni “inginocchiati ca t’ammazzu”

Sono state le intercettazioni, ambientali e telefoniche, a consentire alla polizia di Enna ed ai magistrati della Dda di Caltanissetta, di svelare quanto fossero potenti e pericolosi i clan di Pietraperzia e Regalbuto che, grazie al possesso di numerose armi, dettavano legge nei loro territori.

Il boss di Regalbuto

Nell’inchiesta Lua Mater, conclusa con l’emissione di una misura cautelare nei confronti di 13 persone, è emerso il ruolo dominante a Regalbuto di A.P.A. che sarebbe legato, secondo gli inquirenti, ai Santapaola di Catania. Le violenze fisiche gli avrebbero consentito di imporre la sua legge, incutendo paura e terrore nel territorio ed erano ormai diventate leggendarie le spedizioni punitive, tra cui una ai danni di un giovane, colpevole di avere spacciato senza la sua autorizzazione

Le intercettazioni, “ti ammazzo”

Questa violenza si sarebbe consumata in un locale che era sotto intercettazione. ““Qua devi stare muto, inginocchiati che ti ammazzo. In ginocchio, mettiti in ginocchio” si sente nella conversazione ma si avvertono, come emerge nel video, i rumori degli schiaffi inflitti alla vittima.

“Digli che gli devi parlare”

Le botte sarebbero state distribuite per altre vicende anche per punire il responsabile del furto di un ciclomotore: un segnale per dimostrare che nulla si poteva fare senza il suo consenso. “E gli ho fatto dare quattro ceffoni di quelli fermi, gli ho fatto levare il motorino”. “Il malandrino… lui gliele ha date, gli ho detto: lo chiami, gli dici che gli devi parlare… appena scende lo ammazzate a bastonate e glielo togli…. Lo mandate a piedi”.

“Le armi le portiamo nei bidoni”

Le intercettazioni hanno poi permesso di definire il quadro sul controllo di un arsenale da parte del clan di Pietraperzia, di cui farebbe parte, come indicato dalla Dda, una famiglia, composta da padre e figlio. In particolare, la polizia, in una conversazione captata, scopre il piano per trovare un nuovo nascondiglio.

“Quelle corte si puliscono… e le portiamo nuovamente dentro i bidoni e si tolgono e poi quelli lunghi… una giornata di questa settimana che viene, li prendiamo e li puliamo e si vanno a posare”. “Ha un arsenale quello… tutte quelle grandi e piccole ci sono”.

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Gaetano Scariolo