Uil, “Enna contro l’autonomia differenziata”

“Da Enna, soprattutto da Enna, vogliamo rilanciare l’allarme e la denuncia della Uil nazionale: l’Autonomia differenziata aumenterà le disuguaglianze non solo tra Nord e Sud, ma anche a danno delle aree
interne. Mai come adesso incombe il rischio di desertificazione e spopolamento a causa di una legge profondamente sbagliata. Per abrogarla, chiediamo una firma oggi e un Sì nei prossimi mesi al
referendum”. Lo dichiara la segretaria generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti, insieme con Enzo Savarino, coordinatore territoriale Uil, e Mario La Rosa, componente della Segreteria regionale del “Sindacato delle Persone”, impegnati stamani nel “Firma Day Uil” che s’è svolta oggi in tutta Italia a sostegno del referendum abrogativo delle norme sull’Autonomia differenziata.

La legge Spacca Paese

“La legge Spacca Paese – affermano gli esponenti sindacali – svuoterà di contenuti, di efficacia, il diritto alla Sanità, alla Scuola, alla Formazione, ai Servizi sociali, ai Trasporti e all’ Ambiente. Enna, la
Sicilia, il Meridione sono i primi bersagli di questo incubo che chiamano riforma, mentre sarebbe meglio parlare di controriforma Calderoli. La straordinaria adesione di cittadine e cittadini alla nostra sfida democratica contro il miope cinismo dei sostenitori dell’Autonomia differenziata dimostra che esiste una diffusa consapevolezza di quale sia la posta in gioco. Tutti assieme vogliamo impedire questo disastro annunciato, prima che sia troppo tardi”.

La risposta di Enna

Luisella Lionti, Enzo Savarino e Mario La Rosa sottolineano infine come “in questi mesi la provincia di Enna abbia risposto massicciamente, convintamente, ai nostri appelli a sottoscrivere la proposta di referendum
abrogativo”. “Nelle piazze, nelle strade, nei mercatini dove abbiamo allestito i nostri banchetti di raccolta firme – concludono – abbiamo ascoltato le ragioni, le ansie e le speranze di persone di ogni età che dicono no alla legge Calderoli. E nel giorno del voto scriveranno sulla scheda Sì a un’Italia unita, libera, giusta che rispetta il diritto di tutti ad avere diritti, indipendentemente dal territorio di residenza”.