Maltempo distrugge le strade, Cisl, “ci sono zone isolate”

Il maltempo ha reso più precaria la mobilità nell’Ennese con strade, come la Statale 192, invase da fango e detriti. Una situazione figlia delle condizioni pessime della rete stradale di tutta la provincia come denuncia la Cisl.

“Con le precipitazioni delle ultime settimane – dicono la segretaria generale della Cisl Agrigento Caltanissetta Enna e il segretario generale della Filca, Luca Gintili – ci sono intere zone del nisseno e dell’ennese, in particolare nel Vallone e nel Dittaino (che ricordiamo con la chiusura dello svincolo autostradale è diventata in questi anni arteria primaria), completamente isolate, praticamente isolati nell’isola! E la situazione non migliorerà di certo nei prossimi giorni con l’apertura delle scuole”.

L’isolamento delle aree interne

Secondo quanto sostenuto dalla Cisl, lo stato precario delle strade, figlio di una manutenzione praticamente inesistente, rischia di isolare ancora di più un territorio vittima dello spopolamento.

“E’ chiaro – continuano Petralia e Gintili – che nelle nostre aree interne le vie secondarie sono spesso l’unico strumento per potersi avvalere di servizi fondamentali come la sanità, l’istruzione, i trasporti, ed altro ancora. Come possiamo parlare di sviluppo delle aree interne se non ci sono le infrastrutture adeguate per favorire le imprese che vorranno investire in queste aree e non solo nell’ambito turistico ma anche nella tutela e la valorizzazione dell’enorme patrimonio ambientale, storico e culturale?”.

Il rischio idrogeologico

La Cisl ritiene preoccupante la situazione anche alla luce del rischio idrogeologico, per cui spinge per la manutenzione e la prevenzione. “Inoltre, il 94% dei comuni italiani – spiegano dalla Cisl è a rischio dissesto idrogeologico riguardo frane, alluvioni ed erosioni, e non fanno eccezione i nostri territori dove il pericolo è altissimo. Siamo consapevoli che le cause di ciò siano giustamente riconducibili alla morfologia del territorio, ai cambiamenti climatici e al consumo di suolo, ma è anche vero che è necessario adottare tutte le misure idonee di prevenzione oltre che una costante ricognizione e messa in sicurezza del territorio”.

Banca dati sui fondi

Inoltre, il sindacato fa una richiesta che si traduce con l’istituzione “di un sistema unitario di banca dati di gestione dei fondi” al fine di “superare le difficoltà delle amministrazioni locali nello svolgere funzioni ordinarie che hanno portato, nel tempo, al ripetuto ricorso di gestioni commissariali ed emergenziali”