Statale 117 bis, la strada della morte, ora basta

Quanti morti ancora si dovranno contare su quel fatidico tratto di strada lungo la strada statale 117 bis, nei pressi di Grattacalda? Quante croci dovranno ancora essere piantate su quel centinaio di metri, tristemente denominato da tutti “curvone della morte? Sono tanti ormai nei decenni i feriti o nel caso peggiore i morti che si contano, senza che fosse posto mai alcun riparo.

L’ultima tragedia

L’ultima tragedia nel primo pomeriggio di giovedì scorso, allorquando il carabiniere in pensione Giuseppe Pisana di 63 anni, a bordo del proprio scooter ha perso la vita scontrandosi mentre viaggiava verso Valguarnera con una Ford Ka guidata da un giovane medico che proseguiva in senso opposto.

L’ex carabiniere di Valguarnera

Fatale lo scontro per l’ex carabiniere che per tanti anni aveva prestato servizio presso la stazione di Valguarnera. Purtroppo per lui nonostante la celerità delle cure sanitarie non c’è stato nulla da fare.

Troppo devastante lo scontro tra i due mezzi. Giuseppe Pisana era conosciuto a Valguarnera non solo per il servizio prestato presso la stazione locale e per aver sposato una ragazza di Valguarnera, ma anche per la sua passione verso il tennis. Non di rado lo si vedeva nel campetto locale con la racchetta in mano a disputare lunghissime e combattute partite con suoi coetanei. E proprio in questi giorni lo attendeva un ulteriore torneo. Tanto che i suoi colleghi di gioco hanno deciso di intitolarlo alla sua memoria. Ma non solo sport per Giuseppe Pisana. Erano tanti i momenti in cui lo si vedeva discutere amabilmente con tanti suoi amici. Pur abitando a Piazza Armerina, suo comune di nascita, lo si poteva considerare valguarnerese d’adozione. Lascia nello sconforto più assoluto la moglie e due figli.

Cosa è stato fatto per rendere sicura la strada

Ma torniamo a quel tratto pericolosissimo. A poco è servita anni fa da parte dell’Anas l’installazione dei dissuasori di riduzione della velocità messi in prossimità della curva, se non (sono in tanti a pensarlo), per declinare ogni responsabilità. Questo tratto di strada è stato nel passato a lungo attenzionato da tecnici anche di vaglia, ma come dicevamo all’inizio non vi si è posto mai riparo.

La strada è pericolosissima

Il curvone presenta una pericolosa conformazione che in particolare subito dopo la pioggia lo rende viscido e scivoloso. Anche se giovedì scorso non pioveva proprio. E per chi non conosce bene quell’insidia o per chi la percorre a velocità sostenuta può diventare letale. Qualche tempo fa per evitare che avvenissero ulteriori e letali incidenti si parlò di modificarne il percorso spostando più a nord lo svincolo per Enna, ma furono solo voci che si sopirono in un breve lasso di tempo. Se ciò non è possibile o per ragioni tecniche o economiche, certamente all’Anas non mancano gli accorgimenti da apportare per rendere questo tratto più sicuro, evitando ulteriori tragedie.