Troina, Consiglio sull’acqua, “abbassare le tariffe”

Il Consiglio comunale di Troina, riunitosi ieri, ha approvato la proposta presentata dal gruppo consiliare Troina Bene Comune, di chiedere la riduzione delle tariffe idriche. “Una situazione che ormai è diventata particolarmente gravosa per le tasche di tutti i cittadini della Provincia di Enna, soprattutto in un momento storico come questo” spiegano in un post sui social i componenti della coalizione.

Sotera, “comunità gravata da costi eccessivi”

“La nostra comunità – dichiara il consigliere comunale di Troina Bene Comune, Luigi Sotera – è da troppo tempo gravata da un costo dell’acqua eccessivo rispetto ad altre realtà simili. Con questa delibera, chiediamo alla Regione di rivedere la quota di compartecipazione alla tariffa, alleggerendo così il carico sui cittadini. È un’ingiustizia che non possiamo più tollerare”.

Privilegiati altri territori

Secondo il consigliere Sotera, “la contribuzione dei cittadini alla realizzazione delle infrastrutture è stata finora eccessiva senza nessun miglioramento”, inoltre “altre realtà limitrofe abbiano beneficiato di politiche regionali più favorevoli”

La proposta al presidente della Regione

“La proposta condivisa da tutti i componenti del Consiglio, sarà mandata alla Presidenza della Regione Siciliana, affinché ne prenda atto” si legge nel documento di Troina Bene Comune.

“Con questa delibera – chiosa Sotera – non solo chiediamo una riduzione delle tariffe, ma lanciamo un appello alla Regione affinché riconosca le specificità del nostro territorio e intervenga con misure concrete a sostegno delle nostre comunità.

Il dibattito sulla tariffa

La grave siccità ha costretto l’ente gestore del servizio idrico a ridurre i tempi di erogazione dell’acqua potabile per ciascuna utenza secondo il noto crono programma. In parallelo, i diversi Enti a vario titolo competenti si stanno attivando per ricercare nuove fonti di approvvigionamento idrico.

Non è più garantita la continuità del servizio

In forza della Carta dei Servizi che fissa principi e criteri per l’erogazione del servizio e costituisce un allegato del contratto d’utenza stipulato tra il gestore del servizio medesimo e i singoli utenti non può passare inosservata la sopravvenuta interruzione di quella “continuità del servizio” posta alla base del contratto, ancorchè dovuta a cause di forza maggiore. Gli utenti non possono infatti continuare a pagare la medesima tariffa a fronte di un’erogazione che si dilata temporalmente sempre più.

Il ruolo dell’Ati

A tal proposito, spetterebbe all’Autorità d’ambito (Assemblea territoriale idrica, composta dai Sindaci), di cui è presidente Nino Cammarata, sindaco di Piazza Armerina, affrontare tale questione condividendo con le associazioni dei consumatori e degli utenti le necessarie modifiche da apportare sia alla Carta dei servizi che alla tariffa, anche al fine di scongiurare inevitabili contenziosi che potrebbero sorgere come accaduto in passato in occasione delle famose “partite pregresse”.